Presenti molti chiodi in ferro che lasciano presagire che il defunto, alto 1,50mt circa, fosse stato sepolto all’interno di una cassa in legno. Il rinvenimento è stato effettuato a seguito di intervento finalizzato ad ottenere il parere archeologico sull’area poiché la zona era interessata da una costruzione di edificio civile.
Ai piedi dei resti del defunto, probabilmente uomo che dal corredo suggerisce una datazione tra il I ed il II sec. d. C., ben 6 ampolle in vetro (4 integre e 3 frammentarie) a corpo tronco-conico e lungo collo. L’intera area verrà ispezionata al fine di accettare o meno la presenza di altre sepolture.
Gli scavi sono stati diretti dalla Soprintendenza e condotti dall’Archeologo Mauro Treglia coadiuvato dalla dott.ssa Silvia Sofia Staiano.