Ieri la giunta ha approvato il nuovo stradario comunale. Decine di strade senza denominazione, dislocate soprattutto in periferia ma non solo, e sei mila edifici privi di numero civico presto ce l’avranno.
L’intervento ha rilevanza sia sotto l’aspetto simbolico che operativo.
“Per le strade – spiega l’Assessora alle Opere Pubbliche Eleonora Zangrillo – abbiamo scelto dei toponimi legati al territorio, alla storia e alla natura dei luoghi. Quella che costeggia la Salid, ad esempio, sarà denominata ‘via del Cotto’. La strada che da Trivio porta al monte Campese si chiamerà “via di Passo Selva”, a celebrare la natura boscosa della collina. Alcune strade di Castellonorato assumeranno invece la denominazione di ‘via della Mandra Superiore”. Alcuni di questi toponimi ci sono stati suggeriti dai residenti con i quali abbiamo svolto un piccolo ma importante percorso di partecipazione. Restituire ai quartieri il legame anche nominale con la propria storia è un’operazione importante che aiuta a sostenere l’identità del territorio e a rafforzare la sua dimensione comunitaria”.
Il progetto, finanziato con i fondi del Plus “Formia Smart City”, avrà riflessi importanti anche sul piano operativo-gestionale.
“Col rilascio dei sei mila numeri civici e l’attribuzione di una denominazione a strade che finora ne erano prive – commenta l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano – il Comune è finalmente in grado di garantire un controllo capillare del territorio. Questo ci consentirà di attuare una più efficace politica di recupero dell’evasione fiscale attraverso l’incrocio tra i dati del Catasto e quelli del Sistema Informativo Territoriale. Quello della toponomastica è un problema atavico, legato ad uno sviluppo urbanistico disordinato che ha visto interi quartieri crescere nel tempo senza alcuna pianificazione. L’urbanizzazione a macchia di leopardo ha prodotte case di campagna servite da strade senza nome con problemi di ogni genere, a cominciare dal recapito della posta. L’intervento consentirà di dare pari dignità a tutti i cittadini. Ora dovremo procedere all’appalto e le risorse ci sono. Dati gli importi, i tempi non dovrebbero essere troppo lunghi. Ringrazio gli uffici che hanno seguito il procedimento e i tanti cittadini – conclude – che hanno partecipato all’individuazione dei toponimi”.
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