Il programma, curato dal Maestro Roberto Caetani, spazia infatti dalla chitarra classica, all’ukelele, dal teatro-musica alla body-percussion, fino alla “Orff music”, senza tralasciare gli standard jazz e le musiche dai cartoni animati. Protagonisti assoluti artisti di fama nazionale ed internazionale che si alterneranno sul palco per regalare al pubblico serate di alto livello artistico. Come sempre, ad aprire gli spettacoli saranno i giovani talenti del nostro territorio che avranno così l’occasione di esibirsi di fronte ad un pubblico, dando prova delle loro abilità, ma soprattutto potranno confrontarsi con professionisti del settore. Ad ospitare la kermesse l’auditorium “R. Fortunato” del Centro Musicale e Culturale di via Don Minzoni 23, a Latina.
A conferma del grande valore artistico della rassegna, nell’ottica della commistione tra le arti, nel foyer dell’auditorium si potranno anche ammirare le opere di artisti della nostra provincia: ad ogni concerto una mostra diversa, che spazia nei vari settori dell’arte e dell’artigianato, rigorosamente locali.
Si parte venerdì 30 gennaio alle ore 21 con il Recital di chitarra Barocca di Miguel Ángel Jiménez. Ad aprire il concerto la chitarra classica di Davide Marchetti, allievo del Maestro Massimiliano Romano. Nel foyer dell’auditorium l’esposizione di alcuni preziosi strumenti musicali realizzati dall’Ass. “W. Morris” di Sermoneta, diretta dal M° liutaio Pietro Melia.
Miguel Ángel Jiménez, inizia i suoi studi musicali nel conservatorio di Granada sotto la direzione di Mercedes Garrido e successivamente con Carmelo Martínez.
Nel 1989 ottiene il titolo di professore di chitarra con il “Premio Straordinario di Laurea” del conservatorio e nel 1997 il titolo di professore del conservatorio superiore.
Ha partecipato a corsi di perfezionamento con professori come Leo Brower, José Tomás, Hopkinson Smith, Marco Socías, Eliot Fisk, Joaquín Clerch y David Rusell, in particolare.
È stato selezionato per partecipare a programmi internazionali sostenuti dall’Agenzia Europea in Italia, Finlandia e Ungheria e anche al programma Intercampus Spagna-America Latina dell’Università Autonoma di Tamaulipas a Tampico, Messico.
Ha partecipato come solista e membro in formazioni musicali nel VII Festival Internazionale di Musica “Villa de Canena” (Jaén), XV Mostra di Musica Antica di Aracena (Huelva), XIII Settimana Internazionale d’Organo di Granada, X Festival Internazionale “Musica nella Zubia“ (Granada), nel FEX della 56ª, 57ª e 59ª edizione dei Festival Internazionali di Musica e Danza di Granada, nella 61ª edizione di quest ultimo, nella XIV edizione del Festival di Musica Antica di Úbeda e Baeza e nella 35ª edizione del Festival Classico di Teatro di Almagro.
Si è specializzato nella musica antica, nella quale possiede il titolo di professore di strumenti a pizzico del Rinascimento e del Barocco, che lo ha portato ad essere membro dell’Orchestra Barocca di Granada, del gruppo Sursum Corda, del duo Sesquialtera o del gruppo Zarambeques con il quale presenta un progetto di integrazione tra musica antica e burattini, ambientato nell’America coloniale.
È stato professore nei conservatori di Huelma, Bailén e Guadix, essendo direttore di quest’ultimo durante l’anno scolastico 2001/2002.
Attualmente è professore di chitarra nel Conservatorio Superior de Música de Granada.
PROGRAMMA
Santiago de Murcia (1673-1739) (selezione Códice Saldívar e Obras selectas de guitarra)
Grave y Allegro
Por la E
Marizápalos
Cumbeés-Zarambeques
Marionas
Tarantelas
Jácaras
Canarios
Fandango
NOTE DI PROGRAMMA
Santiago de Murcia (1673-1739) viene considerato uno degli ultimi e più brillanti chitarristi del Barocco spagnolo. Parte della sua vita è legata alla corte di Madrid come fece un altro suo parente, Antonio de Murcia, liutaio di corte. Sembra che studiò chitarra con l’eminente Francisco Guerau, sotto la cui direzione avrebbe cantato in un coro madrileno. Durante gli anni 1704-1706 sarebbe stato maestro alla corte della regina Maria Luisa di Savoia, prima sposa del re Filippo V di Spagna.
Dopo la guerra di successione tra i sostenitori della Casa d’Austria e della Casa di Borbone, si spezza della linea di successione di Carlo II “Lo Stregato”, risolvendosi nel 1701 a favore dei Borboni. Filippo V di Spagna e Maria Luisa si stabiliscono a Madrid da Versailles portandosi parte dei sapori legati alla corte francese.
La chitarra, che già si chiamava “spagnola” nel XVII secolo, aveva sperimentato un grande sviluppo e aveva fatto un grande passo nella sua considerazione sociale. Da essere uno strumento proprio delle classi più basse, arriverà ad essere uno strumento molto apprezzato nelle differenti corti europee. Tra le quali, la francese, nella quale Luigi XIV “Il Re Sole” arriverà ad essere un gran affezionato.
Santiago de Murcia, viaggerà per l’Europa ma non per l’America come fino ad ora si è pensato. Il fatto che ci siano pervenute alcune sue opere attraverso dei manoscritti ritrovati in Messico (Códice Saldívar e Obras Selectas de Guitarra), è stato un motivo per attribuirgli un soggiorno nel nuovo continente, che investigazioni recenti sementiscono.
La musica di Santiago de Murcia è un riflesso della società dell’epoca. Raccoglie pezzi che si ispirano alla corte francese, all’Italia, ed una moltitudine di brani influenzati dalla musica popolare spagnola, tutti di qualità senza precedenti, che porterà all’apice la tradizione della chitarra spagnola dei suoi predecessoti Carlos Amat, Gaspar Sanz o Francisco Guerau.
Ingresso euro 5,00.
Per informazioni è possibile contattare il numero 339-4136155 oppure mandare una mail ai seguenti recapiti: associazionemusicale.chitart@gmail.com – robertocaetani@gmail.com
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