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Torrente Pontone: appello del Sindaco Mitrano a Matteo Renzi per sopralluogo urgentissimo ed interventi immediati

Un sopralluogo urgentissimo ed interventi immediati per affrontare il pericolo Pontone, divenuto ormai una vera mina ambientale“. Sono le richieste perentorie del Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano al Governo Centrale, dopo aver sollecitato invano e a più riprese,  l’esecutivo regionale. Parole che non lasciano spazio ad ulteriori ritardi e dilazioni, un vero e proprio SOS, reso ancora più acuto dalla recente esondazione del Torrente.

Non c’è tempo da perdereafferma il Primo Cittadinobisogna intervenire subito. Siamo stanchi di aspettare risposte che non arrivano. La Regione Lazio, da noi continuamente investita  della problematica,  è sorda ai nostri numerosi appelli. Sin dai primi mesi  di mandato, ci siamo attivati chiedendo agli organi preposti, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del torrente in questione. Il silenzio e l’inerzia totale sono state le uniche risposte ricevute. Prima delle recenti piogge, il 27 novembre scorso per l’ennesima volta abbiamo richiamato l’attenzione della Regione, ma nulla di fatto. Ci appelliamo, allora, al Primo Ministro Renzi perché intervenga con urgenza richiedendo un sopralluogo  immediato da parte degli organi regionali competenti, finalizzato alla messa in sicurezza degli argini, attraverso la realizzazione dei necessari interventi di manutenzione”.

 

Un ultimo accorato appello del Sindaco Mitrano alla Regione Lazio nel pomeriggio del 3 dicembre scorso, subito dopo aver effettuato un primo sopralluogo in Via Canzatora, mentre il Torrente era in fase di esondazione, insieme a tutte le forze preposte del Comune di Gaeta, Polizia Locale, assessori competenti, Presidente del Consiglio Comunale e staff tecnico. Ancora una richiesta di aiuto ed intervento urgente inoltrata al Presidente Zingaretti e a tutti gli organi regionali preposti.

 

Stamani un nuovo appello, ma questa volta all’On. Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri. La nota del Primo Cittadino è stata  inviata anche al Dipartimento per la Protezione Civile  della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’On. Gian Luca Galletti Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Direzione Generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche – Divisione II – Pianificazione, attuazione e monitoraggio degli interventi. Ed ancora una volta è stata inoltrata al Presidente della Regione Lazio, al  Commissario Straordinario della Regione Lazio Delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico, al Dr. Vincenzo Santoro, Dipartimento Istituzionale e Territorio Direzione Regionale Ambiente – Area Difesa del Suolo e Concessioni Demaniali Dipartimento Istituzionale e Territorio Direzione Regionale Infrastrutture. Per opportuna conoscenza, la missiva è stata anche spedita al Dr. Antonio D’Acunto Prefetto di Latina, e alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Cassino.

 

Di seguito riportiamo il testo della nota firmata questa mattina dal Primo Cittadino:

 

“Nonostante le ripetute sollecitazione a mettere in sicurezza gli argini del Torrente Rio d’Itri/Pontone dobbiamo purtroppo registrare che, in assenza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte della Regione Lazio, gli argini del torrente ieri pomeriggio hanno ceduto provocando l’esondazione con conseguenti danni a persone e cose.

            Un disastro che si sarebbe potuto evitare se gli organi regionali competenti fossero intervenuti in tempo debito, riscontrando le nostre numerose note che abbiamo richiamato anche nella nota inviata ieri alla Regione Lazio e che riportiamo ad ogni buon fine: n. 45464 del 8/11/2012; n. 47732 del 22/11/2012; n. 49424 del 5/12/2012; n. 51553 del 17/12/2012; n. 11623 del 12/3/2013; n. 14335 del 28/3/2013; 20179 del 13/5/2013; n. 34372 del 27/8/2013; n. 36971 del 18/9/2013; n. 35661 del 14/8/2014; n. 2587 del 21/1/2014; n. 46601 del 15/10/2014; n. 56844 del 27/11/2014; n. 58682 del 3/12/2014.

            Alla luce di quanto evidenziato anche con l’ultima nota n. 58682 del 3/12/2014, riproponiamo (considerata l’indifferenza e l’inerzia della Regione) agli organismi preposti, ma in primis alla Regione stessa, la richiesta di effettuare un sopralluogo finalizzato a mettere in sicurezza gli argini del corso d’acqua che attraversa i Comuni costieri di Gaeta, Formia ed Itri (LT), censito nel vigente Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Lazio e costantemente attenzionato per le sue precarie condizioni strutturali. Abbiamo anche sottolineato nella nota di ieri che in mancanza di detto sopralluogo la scrivente Amministrazione sarà costretta a denunciare l’inerzia della Regione nel non aver provveduto ad evitare nuove rotture degli argini e inondazioni che hanno seguito quelle verificatesi il 31 ottobre 2012 e – ultima in ordine di tempo – l’esondazione di ieri, 3 dicembre 2014.

            Difatti, già abbiamo avuto modo di segnalare più volte che nel novembre 2012, a seguito di eccezionali precipitazioni atmosferiche, una donna perse la vita, travolta dall’enorme quantità d’acqua che inondò l’intera valle di Vendicio, tra i Comuni di Gaeta e Formia. Quella esondazione provocò molteplici danni alle numerose abitazioni circostanti, alle coltivazioni ed alle infrastrutture locali. Ed abbiamo anche segnalato che proprio in quella occasione il corso d’acqua Rio d’Itri/Pontone perse definitivamente la sua funzione idraulica; l’impatto dell’enorme quantità d’acqua ha distrutto e compromesso molti dei suoi argini e delle protezioni funzionali.

Da allora, il Comune di Gaeta, unitamente agli altri due Comuni costieri, denunciarono diverse volte la situazione di pericolo, sollecitando la Regione Lazio e le sue strutture competenti ad attivarsi per mettere in sicurezza l’infrastruttura idraulica. Tuttavia, a distanza di oltre due anni constatiamo purtroppo che tutte le istanze inoltrate sono rimaste inevase; il torrente – a fronte di un solo ed unico intervento effettuato dal Comune con spese di cui attendiamo ancora il risarcimento dalla Regione – versa nella sua condizione di precarietà e di pericolosità, manifestatasi purtroppo oggi con l’esondazione in alcuni suoi tratti.

            Pertanto, al fine di effettuare i necessari interventi di risanamento, riqualificazione e messa in sicurezza degli argini, ribadiamo la richiesta di effettuare un sopralluogo urgentissimo da parte degli organi regionali competenti, finalizzato alla messa in sicurezza degli argini attraverso la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

Mentre scriviamo si stanno verificando crolli pericolosi nei pressi degli argini del Torrente Pontone, al confine tra Itri e Gaeta, e il Sindaco Mitrano sta provvedendo ad inoltrare, sempre agli stessi destinatari sovra menzionati,  un’ulteriore richiesta di sopralluogo urgente da parte degli organi preposti, affinché si intervenga con estrema rapidità ed efficacia.

redazione

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