Tradizioni e radici ne “L’alba delle ciliegie”

di Elisa Capotosto e Irene Ialongo

“Nelle notti delle ciliegie le lucciole accese si levano in volo, baciano i frutti, i sogni, la terra. Un mare dorato ondeggia nei campi; spumeggiano onde sinuose tra i rami e le rocce. Lucciole silenti cavalcano onde fino a toccare i mari della luna”.

Parole ricche di contenuti quelle di Anna Rita Persechino, insegnante di scuola primaria ed autrice di “L’alba delle ciliegie” edito da Tracce ed opera vincitrice del Premio Nazionale di Poesia”Pablo Neruda”, edizione 2016/2017, per la poesia inedita: un’impostazione stilistica di una poesia lirica ed evocativa, che filtra le tensioni dell’anima attraverso la forza icastica delle immagini i in cui si compie la liturgia del tempo, delle stagioni, delle raccolte di frutti. Racconti che vanno al di là della dimensione narrativa permettendo sia a chi legge che a chi ascolta di addentrarsi in un percorso fatto di immagini. Una produzione, quella della Persechino, impregnata nella ricerca certosina delle storie del territorio pontino per creare un viaggio di ascolto e dialogo tra presente e passato, tra giovani e anziani.

 

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