Traffico di droga Italia-Albania con aerei privati, atterraggi anche nel basso lazio

GdF-TorinoHa avuto recentemente conclusione una vasta operazione, coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Torino e condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, che ha portato a smantellare una delle più grosse organizzazioni italo-albanesi di narcotrafficanti, con base operativa a Torino ed in provincia di Milano. I membri dell’organizzazione disvelata, attraverso uno strutturato traffico
internazionale di stupefacenti, rifornivano di marijuana ed eroina le principali piazze di Torino, Milano e Roma.
Le indagini, durate oltre due anni, hanno consentito ai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino – Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata di arrestare, in flagranza di reato, 7 persone e di denunciarne altre 10, tra i quali 3 soggetti di nazionalità italiana e 14 di nazionalità albanese.

L’attività investigativa complessivamente svolta ha permesso di pervenire al sequestro di 500 grammi di eroina purissima e di 470 chilogrammi di marijuana, unitamente ad un aereo da turismo ed a due autocarri utilizzati per due dei trasporti intercettati. La droga sequestrata, una volta immessa in consumo, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale un guadagno per un valore stimato di oltre 5 milioni di euro.
Ai vertici del sodalizio, i componenti di un nucleo familiare albanese da anni trapiantato nell’hinterland milanese, che, grazie a contatti diretti intrattenuti con narcotrafficanti di stanza in Albania e ad una solida compagine criminale ben radicata in Piemonte e Lombardia, riusciva ad organizzare imponenti importazioni di marijuana ed eroina utilizzando aerei da turismo.
La sostanza stupefacente, infatti, acquistata in Albania a prezzi altamente competitivi, veniva caricata su piccoli aeromobili tipo Cessna impiegati sulla rotta Italia-Albania.
Per gli atterraggi ed i decolli la scelta cadeva sempre su piccole aviosuperfici di provincia, spesso nascoste tra campi coltivati e zone boschive, con piste in erba gratuite e prive di qualsivoglia forma di controllo permanente (doganale e/o di frontiera), non lontane da strade a scorrimento veloce o autostrade, ideali per confondere nel traffico i veicoli utilizzati per il trasporto a terra della droga, una volta scaricata dal velivolo.
Due gli arrivi dal cielo monitorati in presa diretta dai militari della Guardia di Finanza di Torino, rispettivamente su aviosuperfici del piacentino e del basso Lazio, in uno dei due casi pervenendo, oltre all’arresto dei responsabili, al sequestro del velivolo durante le operazioni di scarico della marijuana.

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