In data odierna, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina ha eseguito nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Sun Ray”, 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, smantellando così un’organizzazione che da anni era attiva nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Il sodalizio criminale, affiliato al clan camorristico dei “Mazzarella” di Napoli, era composto da soggetti aventi compiti e ruoli ben definiti, con un territorio di riferimento per lo spaccio. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore presso la D.D.A. di Napoli, Dott. Francesco De Falco, hanno avuto origine dal sequestro, avvenuto nei pressi di Ventotene, di un veliero con un carico di hashish proveniente dal Marocco.
Grazie alle testimonianze di collaboratori di giustizia ed alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, condotte dai finanzieri del gruppo di Formia negli ultimi quattro anni, è stato possibile individuare i componenti dell’organizzazione criminale e scoprire come quintali di stupefacente venisse trasportato dalla Spagna in Italia attraverso l’utilizzo di autovetture a noleggio o di proprietà di affiliati all’organizzazione. Nella conduzione del traffico illecito ha rivestito un ruolo chiave G.P. (queste le sue iniziali), promotore dell’associazione, che si avvaleva dei componenti il gruppo per acquistare a Malaga, da fornitori marocchini, lo stupefacente da trasportare in Italia. Gli importatori, tra i quali F.A., avevano un rapporto diretto sia con gli organizzatori, sia con i destinatari finali (spacciatori) della droga, risultante essere del tipo cocaina e hashish, che dai trafficanti venivano indicate convenzionalmente con i termini “giubbini”, “mozzarella”, “finestre” e/o “staffe” bianche o marroni.
I soggetti che ricevevano la sostanza dalla Spagna, come D.D.S., diventavano quindi “grossisti” sul mercato locale e fornitori di una vasta rete di piccoli spacciatori, che raggiungeva diverse piazze di spaccio nel napoletano e nel Lazio, quali la provincia napoletana dell’area vesuviana nonche’ l’area dei castelli romani e del pontino. In particolare è emersa la figura di V.G., di origini napoletane, stabile in Minturno, che si occupava di rifornire la zona litoranea tra Minturno, Formia e Gaeta, rappresentando il clan “Mazzarella” sul territorio sud pontino.
L’ordinanza emessa dal G.I.P. di Napoli, Dott.ssa Anita Polito, ha colpito anche coloro che, pur non avendo un ruolo attivo nell’organizzazione, beneficiavano degli introiti dell’attività illecita ostacolandone la riconducibilità ai trafficanti del clan e permettendone l’illecito arricchimento. La maggior parte dei guadagni dell’organizzazione, infatti, venivano trasferiti con modalita’ coinvolgenti terze persone attraverso money transfer e prestanomi. I risultati conseguiti costituiscono l’esito di una complessa attività d’indagine che ha impegnato le Fiamme Gialle di Formia, specialmente negli ultimi due anni, a ricostruire i legami intercorrenti tra i responsabili e le cui indagini di polizia giudiziaria si sono estese tra Lazio e Campania, anche al fine di risalire ai patrimoni illecitamente accumulati.
L’attivita’ operativa, oltre gli arrestati, vede coinvolti altri 21 indagati, che a vario titolo hanno preso parte all’organizzazione dell’illegale traffico, sia in qualita’di spacciatori sia quali prestanome dell’organizzazione.