Molti lavoratori stanno lamentando una tredicesima più bassa rispetto agli scorsi anni, per fortuna a febbraio arriverà un rimborso fino a 200 euro.
Negli ultimi giorni sono arrivate diverse segnalazioni a proposito della tredicesima, ritenuta da molti troppo bassa rispetto agli anni passati. Tantissimi lavoratori hanno infatti già potuto visionare il cedolino con l’importo, constatando che in effetti nel 2024 la somma aggiuntiva risulta essere decisamente più contenuta.
Bisogna però ricordare che con le ultime tredicesime sono stati erogati anche gli arretrati del CCNL 2019-2021 (a dicembre 2022) e l’anticipo del contratto 2022-2024 (a dicembre 2023).
Possiamo quindi dedurre che non è tanto la tredicesima mensilità di quest’anno ad essere bassa, quanto quelle precedenti ad essere eccezionalmente alte. Ma niente paura, perché in ogni caso si sistemerà tutto a febbraio con l’arrivo di un rimborso fino a 200 euro.
Tredicesima troppo bassa: previsto rimborso fino a 200 euro a febbraio
Come abbiamo anticipato, chi ha già potuto visionare il cedolino con l’importo dello stipendio di dicembre e della tredicesima ha riscontrato una netta diminuzione di quest’ultima rispetto agli anni passati. Ciò si spiega con il fatto che la tredicesima è tassata ad aliquota massima, senza che siano applicate detrazioni per lavoro dipendente né minore Irpef, dovuto allo scaglionamento delle aliquote.
In pratica, se la tredicesima supera anche di poco il reddito imponibile di 28 mila euro, viene applicata su tutto l’assegno l’aliquota successiva, vale a dire il 35%. C’è però una buona notizia. Ovvero che con il conguaglio di febbraio viene sistemata l’Irpef.
Infatti, una volta applicata a titolo di acconto, la ritenuta Irpef nel secondo mese del nuovo anno viene ricalcolata e, in caso di maggiore tassazione, viene restituita. Facciamo un esempio concreto. Se la tredicesima è di 2.000 euro e l’imponibile fiscale complessivo è pari a 28.500 euro, viene restituito al dipendente il 12% (la differenza di aliquota tra il 35% e il 23%) dell’Irpef su 1.500 euro, cioè 180 euro. I 1.500 euro su cui viene calcolato il rimborso sono invece dati dai 2.000 euro della tredicesima a cui si sottraggono i 500 euro che vanno oltre la soglia dei 28 mila euro.
Pertanto, sebbene la maggiore tassazione sulla tredicesima risulti sgradita ai lavoratori soprattutto poiché avviene in un periodo molto particolare dell’anno in cui si concentrano molteplici spese, si tratta pur sempre di una situazione momentanea. Con il conguaglio fiscale che arriva a febbraio si va a riequilibrare la bilancia, in modo che ciascun lavoratore vada a versare imposte proporzionali al proprio reddito complessivo.