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Truffa del finto pagamento Bancomat – Postepay. La Polizia di Stato identifica e denuncia truffatrice seriale

Leggono un annuncio sui portali on line e mostrano subito interesse per l’oggetto in vendita, ma anziché sborsare la somma pattuita si fanno ricaricare la loro carta. A cadere in questa trappola una donna 50enne di Gaeta, la quale anziché ricevere il denaro da parte dell’acquirente, involontariamente gli rimpinguava il conto.

In particolare, nel mese di agosto, la malcapitata denunciava agli agenti del Commissariato di Gaeta che aveva pubblicato su un noto sito internet di commercio elettronico, l’annuncio per proporre in locazione un suo appartamento per il periodo estivo, ubicato in una rinomata località della cittadina pontina.

Dopo appena una manciata di minuti dalla pubblicazione dell’annuncio riceveva subito la telefonata di una ragazza che si dimostrava fortemente interessata all’affitto di quell’abitazione, la quale senza neanche tentare di contrattare il prezzo poiché voleva la casa a tutti i costi, si rendeva immediatamente disponibile a versare i soldi pattuiti per la caparra. 

Nel frattempo la truffatrice, dai modi gentili, proponeva alla donna una nuova modalità che le avrebbe permesso di avere i soldi in maniera simultanea sulla sua carta ricaricabile, pertanto la stessa decideva di seguire le sue indicazioni.

La sventurata, infatti, si recava presso uno sportello automatico delle Poste Italiane dove, attenendosi a tutte le informazioni che riceveva per telefono, inseriva il bancomat e, ad un certo punto, digitava un codice, che successivamente scoprirà essere l’IBAN della carta ricaricabile in possesso della truffatrice. Soltanto la sera si accorgeva di essere stata raggirata e, anziché ricevere la somma di ero 500 quale anticipo dell’affitto, in realtà aveva versato tale importo sulla carta ricaricabile della ragazza disonesta.

I mirati approfondimenti investigativi svolti dagli agenti del Commissariato di Gaeta consentivano di stabilire chi, effettivamente, si celava dietro le false generalità dell’autrice della truffa, che si era impossessata, peraltro, del nominativo di una giovane ragazza che era rimasta vittima di furto d’identità, nonché di individuare, con l’ausilio della Polizia Postale di Cremona, il conto corrente di appoggio dove confluivano i soldi oggetto delle truffe, che risulterebbe a disposizione di una banda di truffatori della zona.

La donna, identificata per D.M.B di anni 54, pluripregiudicata, residente in quella provincia lombarda, è stata deferita alla competente Autorità giudiziaria di Cassino per i reati di truffa e sostituzione di persona.

redazione

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