Prepariamoci ad una brutta stangata: nel 2025 tutti saremo obbligati a pagare una certa tassa e con tanto di aumento. Vediamo di cosa si tratta.
Tutti, alla fine di ogni anno, ci auguriamo che quello nuovo sia migliore e ci porti tante novità positive. Il 2025, senza dubbio, sarà un anno ricco di bonus ma sul fronte delle tasse ci sarà anche qualche “rospo” da ingoiare. In particolare tutti saremo tenuti al pagamento di una certa tassa il cui costo aumenterà a partire dal prossimo anno.
Pertanto prepariamoci ad avere portafogli un po’ più “leggeri” e pensieri un po’ più pesanti. Questo aumento, tuttavia, almeno per alcuni, potrebbe essere compensato dal taglio del cuneo fiscale che è stato riconfermato dal Governo Meloni anche per il 2025. Anche il prossimo anno, pertanto, il cuneo fiscale sarà tagliato del 7% per i redditi annui lordi fino a 25.000 euro e del 6% per i redditi fino a 35.000 euro.
Buone notizie anche per quel che riguarda le aliquote Irpef che continueranno ad essere tre grazie all’accorpamento – stabilito con la legge di Bilancio 2024 – del primo e del secondo scaglione di reddito. Purtroppo, a fronte di questi vantaggi, un’altra tassa aumenterà e tutti dovremo pagarla, volenti o non.
Tasse, aumenti importanti nel 2025: ecco cosa cambierà
Brutte notizie: nel 2025 una certa tassa aumenterà e tutti – ad eccezione di alcuni casi molto particolari – dovremo pagarla. Vediamo di cosa si tratta e quanto dovremo sborsare in più con il nuovo anno.
L’aumento riguarda una delle imposte più odiate dagli italiani: il canone Rai che, dal 2015 in avanti, ci viene addebitato direttamente insieme alle bollette della luce. Quest’anno tutti abbiamo beneficiato di una riduzione che era stata voluta dalla Lega e, dunque, abbiamo pagato il canone solo 70 euro all’anno.
Dal prossimo anno, però, si torna al prezzo originario e, cioè, 90 euro che verranno suddivisi in 9 euro al mese per 10 mesi o 18 euro bimestrali per chi paga le bollette ogni due mesi. E se pensate che gettare nell’immondizia il vostro televisore sia la soluzione, sbagliate di grosso in quanto non servirebbe a nulla.
Il canone Rai deve essere pagato non solo da chi possiede una tv ma anche da chi possiede uno smartphone in quanto anche attraverso questo strumento si possono guardare i programmi Rai. Secondo le stime del Codacons questo aumento costerà, complessivamente, alle famiglie italiane tra i 420 e i 430 milioni di euro nel 2025.
Canone Rai: ecco chi non deve pagarlo e come chiedere l’esenzione
Il canone Rai aumenterà di nuovo nel 2025 e tornerà ad essere pari a 90 euro all’anno. Tuttavia non proprio tutti i contribuenti saranno tenuti al pagamento di questa imposta che viene addebitata direttamente assieme alle bollette della luce. Alcuni soggetti sono esenti per diverse ragioni.
Sono esenti dall’obbligo di pagamento del Canone solo le seguenti categorie di cittadini:
- persone con almeno 75 anni di età e con un reddito annuo fino a 8000 euro;
- persone che dimostrano di non avere nessuno strumento per poter fruire dei programmi Rai;
- agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolare, funzionari di organizzazioni internazionali oppure militari di cittadinanza non italiana o personale civile non residente in Italia, di cittadinanza non italiana, appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia.
L’esenzione però non è automatica ma deve essere richiesta entro il 31 gennaio 2025 in una di queste modalità:
- Attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate;
- attraverso Posta Elettronica Certificata con firma digitale al seguente indirizzo: cp22.sat@postacertificata.rai.it;
- attraverso una raccomandata a/r al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello Abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.