Ormai Formia rappresenta una vera e propria sconfitta per le opere pubbliche programmate, finanziate e non realizzate o smarrite…
L’assessorato guidato da Eleonora Zangrillo è lo specchio di una città morta perché non capace di realizzare il minimo indispensabile per l’incapacità stessa della assessora nel portare avanti i vari progetti messi in campo da anni, tanto meno di fare una seria programmazione su quelli futuri.
La sua assenza da qualsivoglia progetto unito al periodo di crisi profonda ormai è lacerante, una inutile presenza nell’ancora rimaneggiata giunta formiana.
A dimostrazione di ciò, ove ce ne fosse bisogno, la lunga lista delle incompiute, i debiti fuori bilancio, i progetti scaduti, fino al numero di finanziamenti ricevuti dal suo insediamento; un numero su tutti: zero.
Il resoconto di questo anno e mezzo di amministrazione a capo dei lavori pubblici è più che fallimentare, da chiusura dell’ufficio per manifesta incapacità sua e del suo staff al completo.
Ci dica che fine hanno fatto i lavori di realizzazione del parcheggio di Maranola, l’adeguamento e messa a norma della scuola di Maranola già finanziate ed approvate, i lavori di sistemazione del cimitero di Maranola che potrebbero partire domani mattina visto che sono stati assegnati più di un anno fa ma non partono (per la cronaca i loculi sono esauriti), la messa in sicurezza del muro pericolante del cimitero sempre di Maranola a rischio crollo, la Torre campanaria della chiesa di Santa Caterina di Castellonorato, la realizzazione del canile a Penitro, i lavori di sistemazione del collettore fognario di Formia, la pavimentazione stradale del centro città e della via Appia ormai ridotte a strade di campagna, il progetto di rilancio dell’acquedotto di Pagnano, il progetto di collegamento della stazione ferroviaria con il Porto (finanziamento perso? Debito fuori bilancio per i progettisti che attendono ancora risposte?) senza citare Piazza Vittoria e il suo cuci e scuci alle spalle dei cittadini che devono sborsare altri ottantamila euro per i suoi vezzi. Le periferie sono ormai dimenticate e divenute terra di nessuno. E’ di oggi l’ultima, ma solo in ordine temporale, della trasformazione della Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno” di Penitro in una piscina comunale. “La nuova scuola è una struttura totalmente moderna realizzata secondo i parametri imposti dalla normativa per gli istituti di infanzia”, queste le parole dell’amministrazione all’inaugurazione in pompa magna del 12 settembre di quest’anno …
Potremmo averne ancora per molto mentre l’assessora è intenta a curare la sua campagna elettorale facendo inutili varianti al piano triennale con recupero di mutui da lavori già finanziati, sistemando qualche muretto o asfaltando delle viuzze sul Redentore. A tal proposito saremmo curiosi di sapere se ad oggi che sono iniziati i lavori in montagna siano pervenuti presso gli uffici comunali i pareri riguardanti la valorizzazione di incidenza (in quanto aria ZPS), il parere PAI idro-geologico, il vincolo idrogeologico e quello paesaggistico. Alla fine ci tocca fare anche il lavoro dell’Assessora Manzo alla Tutela al Patrimonio Ambientale e Naturalistico in quota Sel. A differenza sua però noi siamo a favore di questi interventi per lo sviluppo turistico ma sostenibile del Redentore ma a patto che ci siano tutti i pareri e siano rispettate tutte le prescrizioni che queste aree di pregio legittimamente devono ottenere per intervenire.
Lasciamo ad una prossima nota invece lo stato dell’arte, o forse sarebbe meglio dire “il non stato dell’arte” sui finanziamenti europei Plus che ormai rischiamo di perdere.
Cara Assessora a questo gioco al ribasso noi non ci stiamo, le vogliamo far sapere che a questo articolo seguiranno interpellanze singole al Presidente del consiglio Comunale per capire i suoi giochetti e smascherare la sua campagna fatta di piccole manovre che stanno danneggiando la città tutta, non comprendendo come la commissione lavori pubblici sia inerme di fronte a questo stato delle cose disastroso o più semplicemente viene faziosamente superata.
Quanto al Sindaco Bartolomeo che ci consiglia di stare tranquilli gli auguriamo tanta tranquillità quanta ne abbiamo noi, suggerendogli però di andare dal suo amico Presidente Zingaretti a prendere nuovi finanziamenti e non esultare per non aver perso quelli che già avevamo, ci sembra una trattativa al ribasso e la nostra città non lo merita. Ma soprattutto esortiamo il Sindaco negli incontri che fa con i cittadini, come quello calendarizzato nel “dimenticato” quartiere di Scacciagalline con il sempre propositivo Comitato Associazione Rio Fresco (formato da tanti ragazzi, molti dei quali anche laureati, che hanno a cuore il loro rione), che si occupa dei problemi del quartiere visto che l’amministrazione Bartolomeo non lo fa, a mantenere gli impegni presi come ad esempio le strisce pedonali rialzate (dossi) finanziate dall’amministrazione Forte e dopo più di 18 mesi ancora non installate. Perché?
Formia, 2 Dicembre 2014
Gruppo Consiliare UDC