Cos’è quell’oggetto volante non identificato che ha volteggiato la scorsa settimana sulla storica città di Gaeta?
A chiederselo sono stati in tanti, sia persone del luogo che turisti, che affascinati dal volo di questo strano ‘aggeggio’ si sono avvicinati a chi lo guidava dal basso temendo chissà quale invasione degli extraterrestri. Niente paura! Non si tratta né di un Ufo -per fortuna- né di uno ‘spione’ mandato dalle intelligence straniere: ‘semplicemente’ un drone ha sorvolato la città montando una telecamera ad alta definizione per riprendere e fotografare le tante bellezze della “perla del Tirreno” da una ‘diversa’ prospettiva. Il progetto nasce da un’idea di Gazzettino del Golfo, con la collaborazione di Comune di Gaeta e AD Precision Mechanics (che dell’uso dei droni ha fatto una ragione di vita).
Cos’è un drone? Il drone è un multirotore radiocomandato con la possibilità di volare in automatico tramite collegamento satellitare, alimentato elettricamente da batterie speciali ai polimeri di litio ed equipaggiato con 6 motori Brusheless che gli permettono di raggiungere una velocità massima di 100 km/h.
Di differenti dimensioni e caratteristiche i droni possono essere impiegati con grande efficacia in vari settori: dalla prevenzione degli incendi alla vigilanza e cura dei terreni agricoli, dall’ispezione delle infrastrutture di sicurezza e di oleodotti e gasdotti, al controllo del territorio.
Sono di recente stati oggetto di attenzione in quanto protagonisti -ahinoi- degli ultimi conflitti internazionali.
Nel nostro caso abbiamo preferito dare risalto alla cultura e alla bellezza, ovunque presenti nella città di Gaeta. Il nostro piccolo ‘amico’ ha immortalato dall’alto (può salire fino a 1500 metri) la splendida città pontina così come la vedono gabbiani e passeri: la Montagna Spaccata e la Grotta del Turco, la chiesa di San Francesco e il campanile del Duomo, piazza della Libertà e il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, il parco di Monte Orlando e l’area marina protetta, il borgo medioevale e i luoghi della movida. Edifici che contengono segreti centenari in angoli dove l’ultima mano che li ha sfiorati è stata quella di chi li ha costruiti o restaurati.
Al piccolo drone non è sfuggito niente. Riprese da dieci minuti alla volta circa -per oltre due ore di girato- poi montate e ricostruite: qualcosa di indimenticabile!
I prossimi aggiornamenti a breve solo su Gazzettino del Golfo!