E’ passato un anno, dalla prima edizione del Critical Mass Scauri, quel vicino e lontano 1° Settembre del 2013.
Vicino, perché, quando si è costantemente impegnati su qualcosa che appassiona, il tempo sembra volare, le settimane ed i mesi susseguirsi in modo talmente rapido che si ha quasi l’impressione di correre sulle pagine di un grande calendario. Lontano, perché, proprio per la densità degli accadimenti, degli impegni, degli eventi, delle relazioni è così alta che ogni singolo giorno contiene miriadi di momenti e pensieri apparentemente impossibili da far rientrare nel tempo che si ha effettivamente a disposizione.
Dopo un anno di grande e a volte duro impegno, ma anche di soddisfazioni e gioie, Critical Mass Scauri è una realtà condivisa ed attesa, un evento che riesce a raccogliere intorno a sé centinaia di persone, magari animate da motivazioni variegate, ma accomunate in primo luogo da una ritrovata voglia di bicicletta.
Come spiegare il succeso – enorme ed inaspttato – di una tale iniziativa? Si possono soltanto azzardare ipotesi: è probabile che la costanza, il crederci abbiano giocato un ruolo fondamentale, ma limitare a questo fattore un anno di successi e di aggragazione sposterebbe tutto il ‘merito’ su chi l’evento promuove, e
non è realistico, tantomeno giusto.
In realtà c’è un mondo là fuori, una comunità, una folla di persone, che, forse attendevano lo stimolo, il ‘pretesto’, per affrontare la vita collettiva in maniera diversa, in maniera nuova e consapevole, in un’ottica di condivisione che il corso
degli eventi e la freneticità delle singole esistenze troppo spesso relegano in una posizione subalterna e recondita, fino a farla sembrare quasi scomoda e d’intralcio per le incombenze quotidiane.
Andare in bici, vivere il proprio territorio e le proprie giornate in maniera più dolce, distinguere tra la necessità dell’uso dei mezzi motorizzati e la semplice e spesso supeflua (ove non dannosa) abitudine a farlo, è oggi, ad un anno di distanza,
un’acquisizione di molti. La crisi? ha aiutato, certo. Ma spesso sono i momenti critici che portano il cambiamento.
E questo cambiamento è nato così, per gioco, quasi, ma subito si è rivelato un
motore (ci si perdoni il termine, ma anche le gambe sono un motore!) in grado di far muovere e trasportare istanze rimaste frustrate per molto tempo.
In bici la ‘massa critica’ ha valorizzato i territori attraversati, vi ha portato sana allegria, una socialità riscoperta, un confronto sereno tra persone di ogni età o estrazione sociale. Chi ha avuto modo di esserci (tanti, stando ai numeri), si è certamente ritrovato con nuove e piacevoli conoscenze, con un’esperienza umana arricchita, con una più fiduiosa predisposizione all’incontro con gli altri.
Dalle pedalate è nato un progetto, che è sì, specifico nel suo tema di base, ma è territoriale e collettivo nelle sue imprescindibili promesse. Il progetto è in fase di discussione in Amministrazione, ne vedremo gli esiti, si spera a breve. Migliaia di firme a supporto, e centinaia di pedalatori tutt’intorno. E non solo coloro che
partecipano ai raduni, ma altri, tanti altri che hanno fatto dell’uso quotidiano della bici un aspetto importante della propria esistenza.
Un progetto dei cittadini per i cittadini, perché, come recita lo slogan del Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile, la bicicletta è “libertà, salute, ambiente, risparmi, economia, turismo…”.
E quindi, a seguire, l’iniziativa Biciamici Shop, in cui una ottantina di attività
commerciali premiano con sconti coloro che fanno acquisti in bici. E poi Io-riciclo, la campagna per il riutilizzo delle bici in disuso, contro il consumismo insensato e a favore della condivisione di beni ri-utilizzabili perché sempre utili.
E ora, eccoci giunti a celebrare un anno di ‘vita’, un anno di pedalate, un anno di collaborazioni con altre entità che si muovono nel territorio di questo Comune, come in territori limitrofi: Castelforte, Formia, Gaeta… il cerchio (o il cerchione, se
vogliamo) si allarga, e sempre più persone si uniscono alla ‘causa’, che, amiamo ripetere, non è soltanto di chi la bici la usa, ma di tutti. Cambiare in meglio si può, e, in tanti, magari si fa meno sforzo. Ma è necessario che ognuno capisca cosa c’è da cambiare in se stesso, nel proprio stile di vita e nelle proprie abitudini, perché ciò abbia un riflesso proficuo sulla vita collettiva, di comunità.
Festeggiamo, allora, questo anno di novità, di una bella novità: Domenica 21 Settembre i pedalatori del sud pontino ed oltre, sono invitati ad incontrarsi tutti nel Piazzale ex-Sieci, alle 17.00, proprio davanti l’ingresso della Fiera Spettacolo di Scauri. Si sfilerà sorridenti per il Lungomare, in una passeggiata alla portata di tutti, per ritornare infine alla Fiera, la cui organizzazione offrirà una consumazione a tutti i partecipanti, ed uno spazio sul palco per un intervento del Co.S.Mo.S. sulla ciclabilità e la mobilità sostenibile. Niente iscrizioni, nessuna regola particolare da seguire, se non quelle di civiltà. Un evento per tutti, un evento di noi tutti.
La massa critica non ha ‘padroni’ o capi: è l’aggregazione spontanea di gente che ha riscoperto una modalità dello stare insieme più…sostenibile ed umana. E chissà che le biciclette del Critical Mass Scauri non trainino dietro di sé la parte sana di questo territorio verso un nuovo modo di agire nel territorio e sul territorio…