Un’emozione immensa e toccante. Soprattutto: una risposta carica di positività in un momento storico-culturale in cui, forse, persino le domande abortiscono sulla punta della lingua vinte da un senso di scoramento, come a dire «non c’è speranza». Invece: vedere e ascoltare tanti ragazzi – una ventina o qualcosa di più – di circa diciassette-diciotto anni vivacemente protagonisti della lettura critico-analitica di un romanzo – fondamentale punto di riferimento della letteratura italiana di tardo Novecento – apre il cuore e la mente verso sentimenti di speranza che addirittura potrebbe farsi certezza nel guardare al futuro con animo sereno e sicuro.
Quanto erano belli, splendidi, gioiosi, brillanti e, soprattutto, sinceri, illuminati e genuini gli studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” simbolicamente seduti, il 23 ottobre 2013, sugli scranni del Consiglio Comunale nel Municipio di Gaeta a dialogare attorno ad “Assemblea studentesca con professore” di Salvatore Mignano?
Marcello Carlino – docente di Critica letteraria e letterature comparate presso la Sapienza Università di Roma – che ha condotto criticamente l’incontro, fin troppo avvezzo a presentazioni e incontri letterari, ha affermato che quasi mai ha partecipato a una presentazione letteraria così vivace. Ha colpito – davvero – il livello di maturità non solo scolastica quanto, soprattutto, comportamentale di questi ragazzi che sono ancora nel pieno del proprio cammino di formazione culturale. Eppure capaci di parlare in pubblico con sicurezza e brillante oratoria; forti di un senso critico-analitico che ha permesso loro di leggere il romanzo “Assemblea studentesca con professore” con elevata intensità costruttiva, cogliendone e proponendo al pubblico aspetti letterari e poetici come di impegno sociale e civile.
Gli studenti del Liceo “Fermi” di Gaeta che, alla presenza del sindaco Cosmo Mitrano e dell’assessore alla Cultura Sabina Mitrano, dagli scranni del Consiglio Comunale della Città leggono analiticamente “Assemblea studentesca con professore” è stato un inno alla ragione, alla libertà, all’amore per la conoscenza.
Pronti a innamorarsi di Lucrezio. O, forse: di già innamorati.