Antonio Perna, 38 anni, di Santi Coma e Damiano, ha affrontato un’esperienza angosciante che ha messo a repentaglio la sua vita familiare e la sua reputazione. Lo scorso febbraio, è stato accusato dalla moglie di gravi reati, rivelatisi in seguito del tutto infondati.
Questa mattina, presso l’Hotel Bajamar di Formia, Perna ha avuto l’opportunità di raccontare la sua verità durante una conferenza stampa, accompagnato dai suoi legali Pasquale Cardillo Cupo e Marco Ianniello. Questo evento segna un momento di chiarimento in una vicenda complessa e dolorosa.
Tutto ha avuto inizio con dei sospetti da parte di Perna, che ha denunciato alle autorità il ritrovamento di veleno per topi e sonniferi nella sua abitazione. Preoccupato dalla possibile presenza di una persona che minacciava la sua vita famigliare e privata, il 38enne, aveva sporto denuncia ai carabinieri di Santi Cosma e Damiano. Quello che pensava fosse un pericolo per la sua sicurezza si è trasformato in un incubo quando la realtà è stata ribaltata totalmente, in seguito a possibili testimonianze della moglie, che aveva presentato un ritratto di Perna completamente distorto agli occhi delle autorità.
La vicenda ha avuto conseguenze devastanti per il libero professionista sancosmese, che è stato costretto a lasciare la sua abitazione e a essere separato da sua figlia per quasi due mesi. Le calunnie hanno attirato l’attenzione dei media, trasformando Perna da vittima a colpevole agli occhi del pubblico. “Una tragedia che non auguro a nessuno, per un padre essere privati della possibilità di abbracciare la propria figlia è atroce. Con il racconto della mia verità spero di sensibilizzare tutti a evitare il ripetersi di vicende così strazianti”.
Solo grazie alla determinazione dei suoi legali e alla revoca dell’istanza restrittiva da parte del GIP, Antonio Perna è riuscito a riabbracciare sua figlia dopo 44 giorni di sofferenze. Tuttavia, la battaglia legale è ancora in corso, con una possibile tregua rappresentata da una lettera di scuse presentata dalla moglie.
Questa vicenda non è solo un caso isolato, ma un esempio di come le battaglie interne tra coniugi possano avere conseguenze devastanti, soprattutto per i rapporti genitori-figli. Gli avvocati sperano che la storia di Antonio Perna sensibilizzi l’opinione pubblica su tali questioni cruciali, al fine di evitare ulteriori tragedie simili.
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