Oggi, lunedì 2 marzo, nel nuovissimo Consiglio Direttivo del Parco del Circeo, è iniziata la discussione per individuare la migliore soluzione per consentire al Comune di Ponza di assumere sulle sue spalle la gestione dell’isola di Zannone.
I primi ragionamenti sono stati aperti da una onestissima relazione del Presidente del Parco, Gaetano Benedetto, che ha avuto parole di grande ammirazione per l’isola, la sua natura, la sua avifauna e, nello stesso tempo, parole di sincero rammarico per quel poco che negli anni è stato fatto dalla Forestale prima e poi dal Parco per valorizzare e potenziare le possibilità di una fruizione specialistica e anche turistica dell’isola.
“Il Parco ha fallito”, ha detto il Presidente in riferimento agli impegni che Parco e Comune, con la Convenzione del luglio 2011, avevano insieme sottoscritto e che sono rimasti quasi tutti sulla carta.
“Quindi è giunto il momento di cambiare”, è intervenuto di rincalzo il Sindaco di Ponza, visti i risultati negativi anche dell’ultimo tentativo di co-gestione e viste le ristrettezza di bilancio del Parco, le cui risorse sono state in questi giorni tagliate dal governo Renzi di un ulteriore 4,5 per cento lineare.
Il Sindaco Vigorelli ha ribadito che il Comune non intende mettere in discussione l’appartenenza di Zannone al Parco, ma vuole che l’isola, che è interamente di proprietà comunale, sia gestita dal Comune e dai ponzesi.
Insieme al Parco si devono individuare i percorsi più rispettosi delle caratteristiche uniche di Zannone, come il divieto di aumento delle volumetrie esistenti o il divieto assoluto di caccia.
Ma dovrà essere garantito che il Comune realizzi a Zannone un approdo sicuro con una mini struttura di attracco gestita da una cooperativa ponzese, che i sentieri dovranno essere resi percorribili e con una adeguata segnaletica, come questa Amministrazione ha fatto a Ponza anche in collaborazione con la Pro Loco, che l’isola diventi un luogo aperto alla fruizione turistica che si merita, per la sua straordinaria e incontaminata bellezza.
E una volta giunti a piedi alla Casa di Caccia, il turista dovrà pur trovarei un punto di ristoro per far riposare le membra, inebriare la vista con gli splendidi panorami, sorseggiando un qualcosa di fresco e magari facendo uno spuntino.
Questo in prima battuta, perché poi, anche con partnerariati con enti pubblici o con Associazioni Made in Ponza o con i privati (comprese le modalità di project financing), nulla deve vietare che la Casa di Caccia e i resti del Monastero siano restaurati e diventare una struttura capace di accogliere e ospitare un turismo intelligente e educato al rispetto della natura.
“Considero molto positiva questa prima discussione, dove tutti hanno sottolineato la necessità di valorizzare l’isola di Zannone, dove tutti hanno convenuto sulla maggiore responsabilità di gestione che deve essere affidata al Comune di Ponza e dove nessuno ha espresso veti o contrarietà alle priorità per la valorizzazione dell’isola”, spiega il Sindaco Vigorelli.
Mi sembra una buona partenza. Avanti così.
Riprendiamoci Zannone !
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