È l’Inter a vincere la terza edizione del torneo Under 14 Pro: lo ha fatto battendo 4-0 in finale l’Hellas Verona al termine di una finale emozionante, sotto gli occhi del presidente dell’SGS Vito Tisci, dei rappresentanti del Comune di Formia, gli assessori Giovanni Valerio (Turismo) e Fabio Papa (Sport). Sugli spalti del ‘Nicola Perrone’ anche Massimo Margiotta, oggi responsabile del settore giovanile dell’Hellas Verona, ex bomber fra le altre di Udinese, Perugia e Vicenza, con cui ha segnato oltre 120 gol in una carriera in cui ha vestito anche le maglie delle Nazionali giovanili U18 e U21, oltre ad aver partecipato all’Olimpiade di Sidney 2000 con la Nazionale Olimpica italiana. Al terzo posto chiude la Lazio, che sale sul podio grazie al 4-0 al Genoa, nel duello a distanza fra Tommaso Rocchi e Domenico Criscito che, a proposito di Nazionale Olimpica, parteciparono assieme alla spedizione azzurra a Pechino 2008, dove l’Italia chiuse la sua corsa ai Quarti di finale, eliminata dal Belgio. Per l’Inter si tratta del secondo successo nella categoria: dopo il trionfo del 2022, i nerazzurri conquistano così il loro secondo titolo, che sfugge all’Hellas Verona; i veneti possono comunque essere orgogliosi di un cammino che li ha portati nel corso delle ultime due stagioni a partecipare, con lo stesso gruppo, un anno fa alle finali dell’Under 13 Pro e quest’anno all’edizione conclusiva della categoria superiore.
TISCI. A chiusura evento il presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci sottolinea: “Sono giornate di festa per il calcio giovanile. Abbiamo assistito a un grande spettacolo, con in campo i migliori Under 14 italiani che ambiscono a diventare professionisti. Abbiamo assistito a due giornate spettacolari, con anche grandi valori tecnici. Il movimento è vivo, le società stanno lavorando bene nei rispettivi vivai e noi come SGS con i progetti di sviluppo del calcio di base”. “Ci tengo a ringraziare il Comune di Formia, da sempre in prima linea per l’attenzione che mette nell’attività sportiva, così come il Centro di Preparazione Olimpica per la grande ospitalità. Infine, un grande grazie all’AIA per aver inviato arbitri della CAND: questo sottolinea la grande attenzione verso gli eventi giovanili, permettendo un regolare svolgimento della manifestazione – conclude il numero 1 azzurro -. Complimenti ai vincitori, onore ai vinti, soprattutto perché in questa due giorni sono venuti fuori i veri valori dello sport che i ragazzi e le società hanno promosso in campo”.
LA FINALE. Parte subito forte l’Inter che colleziona immediatamente occasioni e calci d’angolo. Sugli sviluppi di uno di questi arriva il vantaggio firmato da Filippo Serantoni dopo appena 5’ di partita. I nerazzurri continuano a spingere e al 12’ trovano il raddoppio: sventola dai 20 metri di Daniel Ferri e destro che termina la propria corsa all’incrocio dei pali. Sopra 2-0 la squadra di Marco Sala non si ferma e due giri di lancette più tardi trova il 3-0 con il tap-in di Serantoni, il più lesto nell’arrivare sulla respinta (miracolosa) di Pandian sul tiro ravvicinato di Ariu. Nonostante il parziale di svantaggio piuttosto pesante, il Verona non smette di giocare e anzi, come liberato di un peso, spinge forte alzando i ritmi della contesa: al 20’ un colpo di testa di Fortune Egharevba termina largo di un soffio, e al 25’ un destro dalla distanza di Nicola Cappellato si infrange sul palo. La spinta dei gialloblù è tale che nei minuti finali del primo tempo è Umberto Costante, il portiere dell’Inter, a ergersi a protagonista.
SECONDO TEMPO. Terminato 3-0 il primo tempo, nella ripresa l’Hellas riparte da dove aveva concluso, cioè all’attacco provando a regalarsi una speranza di riaprire la partita. L’Inter, però, è perfetta sotto porta e al 15’ trova la quarta marcatura col suo numero 10 Pietro Omini. Il gol, fisiologicamente, fiacca l’enfasi offensiva dei veronesi che vanno vicini al gol della bandiera con Greco, ma sul destro ravvicinato del 14 è ancora perfetto Costante che di posizionamento puro riesce a smanacciare oltre la traversa. Per non essere da meno del suo collega, proprio allo scadere Tommaso Locatelli – il secondo portiere dell’Inter – blocca in il destro a tu per tu di Egharevba, chiudendo la saracinesca e il risultato. I nerazzurri vincono 4-0 e conquistano il torneo.
SALA. A fine partita, con la medaglia al collo, mister Marco Sala non nasconde l’emozione: “La gioia più bella è quella dei ragazzi, è una cosa che non dimenticheranno mai per tutta la vita. Abbiamo dimostrato ancora una volta la bontà del lavoro della società nel settore giovanile: a parte i risultati, speriamo di portare i ragazzi il più avanti possibile”. Sala aggiunge poi sulla finale: “Sapevamo di aver davanti una squadra importante, con qualità e struttura. È stato determinante l’approccio, che ci ha permesso di impostare la partita e gestire in maniera più serena anche i momenti di spinta del Verona”.
LAZIO-GENOA. Come detto, all’Olimpiade del 2008 a Pechino Tommaso Rocchi e Domenico Criscito erano compagni di squadra della Nazionale allenata da Casiraghi. Rocchi era il fuoriquota di una squadra che aveva in Giuseppe Rossi la sua stella (vinse il titolo di capocannoniere del torneo), Criscito un giovane promettente, alla sua seconda esperienza al Genoa, di cui diventerà poi la bandiera. Gli Azzurri chiusero il torneo ai Quarti di finale, eliminati dal Belgio di Fellaini e Vertonghen: a distanza di 16 anni Rocchi e Criscito si sono ritrovati fianco a fianco a Formia, allenatori, amici ma rivali sulle panchine delle Under 14 Pro di Lazio e Genoa per la finale 3°-4° posto. Il podio l’hanno conquistato i biancocelesti, che sbloccano la partita all’ultimo minuto del primo tempo (35’) grazie al rigore che Salvati prima si procura e poi trasforma. In avvio di ripresa arriva l’immediato raddoppio (al 3’) con Schettini e il seguente 3-0 con l’autorete di Bolla al 5’. Al 60’ matura anche il definitivo 4-0 con la doppietta di Schettini.