“Assicurare ai tirocinanti del corso di laurea in Infermieristica della provincia di Latina l’accesso alla vaccinazione per il Covid 19 ed evitare che si creino delle disomogenita’, con la conseguente classificazione degli studenti in serie A e serie B, tra l’area nord e l’area sud del nostro territorio. Con questo obiettivo, a seguito dell’incontro avuto nei giorni scorsi con alcuni studenti iscritti del corso di laurea in Infermieristica dell’Universita’ La Sapienza Polo di Latina, ho inviato una nota al direttore generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli, e per conoscenza al presidente della Regione Zingaretti, all’assessore alla sanita’ D’Amato nonche’ al direttore della direzione regionale salute Annicchiarico. Nella nota ho chiesto, recependo l’appello degli studenti, di verificare quale sia lo stato dell’arte della campagna vaccinale rivolta agli iscritti del corso di laurea in Infermieristica del Polo Pontino, se effettivamente esistano delle differenze tra l’area nord e l’area sud del nostro territorio e se confermata, quali siano le ragioni alla base della stessa, nonche’ quali azioni si intendano mettere in campo per assicurare a tutti gli studenti, di Latina, Gaeta e Terracina, con tempistiche precise, l’accesso alla vaccinazione contro il Covid 19 e quindi allo svolgimento del tirocinio in presenza cosi’ come previsto dal corso di laurea stesso. Stando quanto rappresentato dai ragazzi, infatti, risulterebbe essere evidente, quanto preoccupante, la differenza nella campagna di vaccinazione rivolta agli studenti con un disallineamento che sta provocando non solo disagi ma soprattutto ‘falle’ nel processo di formazione degli infermieri che rischiano di concludere il proprio percorso di studi senza aver mai avuto accesso diretto ad un paziente e ad una struttura ospedaliera. In particolare sarebbero state rilevate discrepanze tra la somministrazione delle dosi agli studenti di Latina, di cui una minima parte avrebbe ricevuto il vaccino contro il Covid 19, quelli di Gaeta, per i quali le vaccinazioni dovrebbero iniziare a breve e quelli di Terracina per i quali non si ha alcuna certezza sulle tempistiche, il tutto nonostante i singoli corsi di laurea abbiano, stando sempre quanto si apprende, provveduto, per quanto di competenza, ad effettuare la prenotazione del vaccino sulla piattaforma di riferimento. Si tratta di un gap che deve essere recuperato per assicurare a chi domani andra’ a svolgere una professione fondamentale nell’assistenza dei pazienti, all’interno delle nostre strutture ospedaliere, la formazione non solo teorica ma tecnico pratica di cui necessitano e che non puo’ essere svolta ancora, come accaduto nel periodo di lockdown, da remoto”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione sanita’, Giuseppe Simeone