Un convegno seguito e appassionato quello svoltosi questa mattina nella sala convegni del Palazzo dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone.Ad aprire i lavori è stato il Presidente di Confcommercio Lazio Sud Giovanni Acampora che in una disamina dettagliata ha illustrato il percorso e gli obiettivi della nuova Confcommercio Lazio Sud.
Nel suo intervento il Vice Presidente con delega alla provincia di Frosinone, Cristian Mancini, ha focalizzato l’attenzione sull’ importanza di un progetto simile. Un progetto che parte dalla base, ossia dai commercianti . “Siamo noi che chiediamo che qualcosa cambi. Il nostro obbiettivo è quello di riuscire a dare vita ad un polo di attrazione sulle particolarità dei nostri prodotti e delle nostre terre che molto spesso vengono sottostimate, se non denigrate”.
Il progetto passa per varie fasi, per prima cosa si stimolerà una riflessione storica e sociologica sul concetto di tipicità per una ricognizione di tutto ciò che è tipico e quindi per la creazione di un paniere di prodotti tipici che siano certificati e garantiti da un disciplinare dei prodotti tipici ciociari.
“Non si può parlare di sviluppo se prima non si ha conoscenza del territorio” ha concluso Mancini.
Poi è stata la volta del Presidente dell’Ascom Paolo Spaziani che ha sottolineato la volontà degli attori del progetto di concretizzare l’idea e far si che non resti solo su carta.
“Il nostro intento è quello di mettere a sistema tutti gli attori del progetto attraverso la creazione di un marchio unificante. Il nostro scopo è quello di stimolare l’economia attraverso la valorizzazione della tipicità e il sostegno a chi produce prodotti tipici, attraverso la distribuzione dei prodotti tipici e la creazione di turismo che, usando il tipico come leva di marketing, possa generare importanti economie.”
Un breve saluto alla platea è arrivato anche dal Presidente dell’ Ascom di Cassino, Bruno Vacca.
“Non possiamo accettare il fatto che nel nostro territorio aprano eccellenze provenienti da altri territori e noi non riusciamo a trasformare in opportunità la nostra collocazione geografica, compresa tra Roma e Napoli. Facciamo si che il marchio delle tipicità ciociare oltrepassi i confini arrivando a queste due realtà”.
Interessanti le relazioni tecniche che hanno illustrato le potenzialità di attrattore turistico di un marchio identificativo delle produzioni tipiche e della ristorazione ciociara.
Il convegno è stato anche un momento di riflessione e condivisione, molti sono stati gli interventi dal pubblico.
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