I Carabinieri dei NAS nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attività di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, nei canili pubblici e privati, al fine di accertare la corretta conduzione delle strutture ed in particolare lo stato di benessere degli “amici a quattro zampe”.
I Nas di Latina hanno effettuato 28 ispezioni in provincia di Latina. Tre strutture sono risultate non conformi per irregolarità circa la posizione autorizzativa/organizzativa o inadeguatezze strutturali. Inoltre, sono state avanzate due proposte di sospensione di attività per il ripristino delle condizioni organizzative, gestionali e strutturali.
Infine, una struttura rifugio per cani con 48 esemplari di varia razza è stata sottoposta a sequestro amministrativo per mancanza di autorizzazione all’attivazione, gravi carenze strutturali/organizzative, carenti condizioni igienico-sanitarie e violazione degli obblighi di registrazione dei cani in anagrafe canina. Il valore complessivo dei cani e della struttura sequestrata è pari a circa 200.000 euro. Contestate contravvenzioni amministrative per un importo complessivo di circa 9.500 euro.
A livello nazionale sono stati ispezionati complessivamente 876 canili dei quali 244 sono risultati irregolari (pari al 27%), sanzionando 29 persone per violazioni penali e 230 per illeciti amministrativi, per complessivi 180 mila euro.
Gli esiti degli interventi hanno determinato, nei casi più gravi, il sequestro di 26 strutture e di 871 quadrupedi.
Le principali violazioni hanno riguardato carenze igienico/strutturali ed autorizzative degli ambienti destinati al ricovero e sgambatura, numero di box (in alcuni casi costruiti abusivamente in dimensioni non sufficienti), smaltimento irregolare delle carcasse di animali, omessa registrazione degli animali all’anagrafe canina, gestione irregolare dei farmaci.
I reati contestati sono stati principalmente il maltrattamento e l’abbandono di animali causato da mantenimento di cani in condizioni incompatibili con la loro natura, il mancato rispetto del benessere (mancanza di igiene, sovraffollamento), l’effettuazione di interventi chirurgici di conchectomia (taglio delle orecchie) e caudectomia (taglio della coda) a scopo estetico e non motivati da ragioni patologiche nonché l’utilizzo di farmaci scaduti di validità (in una circostanza da oltre 7 anni).
Durante l’attività di controllo sono stati anche accertati, da parte del Nas di Torino e di Perugia, due casi di traffico illecito di animali di compagnia attraverso l’introduzione sul territorio nazionale di cuccioli di cane privi di documentazione identificativa/sanitaria (c.d.
passaporto), regolarizzati fraudolentemente mediante l’inserimento nelle anagrafi canine e relativa microchipattura.
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