E’ stata incardinata in commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, la proposta di legge di iniziativa del presidente Alessandro Capriccioli riguardante il “Riconoscimento di
Ventotene come luogo della memoria e di riferimento ideale per la salvaguardia dei valori comuni ispiratori del processo di integrazione europea”. Nel corso della seduta il primo firmatario della pl ha illustrato le finalità della legge che mira a promuovere
Ventotene come luogo della memoria e isola d’Europa. Infatti, proprio sull’isola pontina nel 1941 è stato scritto, clandestinamente, il processo di integrazione europea da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi.
“Il luogo dove nasce il Manifesto d’Europa ha dichiarato Capriccioli (+ Europa) – può e deve diventare il luogo per programmare iniziative con università, scuole e associazioni europeiste per salvaguardare gli ideali ispiratori e valori comuni che sono alla base dell’integrazione e identità europea. Infine – ha concluso il presidente – ho il desiderio, già espresso al presidente del Consiglio Mauro Buschini, che per l’approvazione di questa legge sia convocato un consiglio straordinario, proprio a Ventotene“.
Marietta Tidei (Gruppo Misto) ha espresso parere favorevole alla legge, dichiarando di volerla sottoscrivere, ha poi aggiunto “ci faremo anche noi portatori di questo gesto simbolico. Mentre sulla programmazione dei fondi strutturali – ha rimarcato – c’è bisogno che questa commissione si riappropri di un ruolo centrale. Pertanto credo sia necessario audire gli assessorati competenti e fare un check su cosa ha funzionato e cosa no nella programmazione dei fondi”.
“Sono d’accordo con l’obiettivo di confermare il ruolo di Ventotene come luogo della memoria, ma forse userei altri strumenti” così Silvia Blasi (M5s) che nel suo intervento ha puntato il dito sui bisogni di interventi strutturali per Ventotene.
“Un luogo della cultura – ha chiosato – ha bisogno di mettere a sistema la biblioteca e lo stesso museo prima di tutto il resto”. La stessa ha poi esortato il presidente della commissione ad avere più chiarezza e informazioni sui fondi strutturali e ridare quindi alla commissione un ruolo centrale in materia di fondi europei proponendo anche tour nei territori.