Torna anche quest’anno il tradizionale Festival Internazionale di cortometraggi giunto al suo sesto appuntamento. In programma l’8 e il 9 giugno nella sala dell’ex Cinema Esperia, la due giorni sarà interamente dedicata alle brevi opere cinematografiche realizzate da ospiti e operatori delle strutture in gara, impegnate quotidianamente nell’ambito del disagio psichico, fisico e sociale. L’evento è promosso e realizzato dall’Aps L’Onda in collaborazione con la società Johnny&Mary, che da anni si occupa di riabilitazione psichiatrica, con la partecipazione del Comune di Paliano e il patrocinio della ASL di Frosinone.
CORTO… MA NON TROPPO! – La rassegna punta a valorizzare l’individuo scongiurando l’emarginazione attraverso l’abbattimento di muri e pregiudizi. E arte e cinema in questo senso possono fare molto. «Mettere al centro le abilità individuali, lasciando sullo sfondo disabilità, pregiudizi ed etichette è la via che vogliamo percorrere per superare i limiti di un certo modo di pensare» lo afferma Enzo Prisco, direttore artistico del Festival. Esattamente a quarant’anni dalla rivoluzionaria legge Basaglia che nel 1978 determinò la chiusura dei manicomi in Italia, la rassegna torna per dare nuovamente voce ai veri protagonisti del disagio mentale in nome dell’integrazione sociale. “Non è ‘a pazzia che mi preoccupa… è ‘a normalità!” ironizzava Massimo Troisi ed è proprio in nome di comicità, semplicità e forte realismo, propri della sua arte, che L’Onda e Johnny&Mary hanno dato vita a “Corto… ma non troppo!”: hanno trovato infatti ispirazione e stimolo in quel modo leggero e ironico di raccontare il mondo, e nel forte senso di comunità.
L’EVENTO – Il Festival si svolgerà venerdì 8 e sabato 9 giugno a partire dalle ore 17. I cortometraggi in gara verranno proiettati all’interno della sala dell’ex Cinema Esperia di Paliano e la visione di questi sarà aperta a tutti gratuitamente. «In questi sei anni sia la qualità che la struttura dei corti sono migliorate notevolmente – racconta il presidente onorario del Festival Stefano Veneruso, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nipote di Massimo Troisi – sono state presentate opere di ottimo livello e con un taglio comunicativo ed emotivo molto forte». In concorso ci sono corti e video che hanno come tema dominante il superamento della “diversità” declinata in molte sue sfumature (di genere, psichica, sociale e culturale) e realizzati da registi, filmakers, scuole, associazioni, comunità, centri socio-educativi e strutture analoghe. Verranno valutati da una giuria di esperti di cinema e spettacolo e da una giuria popolare composta dagli ospiti delle strutture partecipanti che decreteranno, nella serata del 9 giugno, i tre vincitori.
“Il compito attuale dell’arte è introdurre il caos nell’ordine” scriveva nel 1951 il filosofo tedesco Theodor Adorno in Minima Moralia. Ed è esattamente da qui che il Festival Internazionale “Corto…ma non troppo!” ha preso il via e porta avanti dal 2013 quel dialogo profondo tra strutture e comunità.
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