di Natalia Favoccia e Marius Toncoglaz
E’ arrivato il freddo e il comune di Formia corre in soccorso delle persone senza casa o in difficoltà, le più soggette a gravi disagi causati dal gelo che in alcun casi portano alla morte per via dell’ipotermia. Per questo da quattro anni l’Amministrazione porta in campo, insieme alla Croce Rossa e con il sostegno dei Comuni limitrofi, un centro provvisorio di accoglienza per aiutare e prevenire gravi perdite di persone.
Ieri sera l’inaugurazione ufficiale del centro -localizzato presso il molo Vespucci di Formia- alla presenza del sindaco Sandro Bartolomeo, dell’Arcivescovo di Gaeta, Luigi Vari, che ha dato la benedizione al centro, del parroco don Alfredo Micalusi, direttore della Caritas diocesana, dell’assessore alle Politiche Sociali, Giovanni D’Angiò. Con loro anche le forze dell’ordine di Formia , i volontari della Croce Rossa e alcuni consiglieri comunali.
Negli anni passati il centro era costituito unicamente da alcune tende; quest’anno, invece,
organizzazione ed impegno hanno portato ad un risultato ben diverso: quattro moduli abitativi, all’interno super attrezzati, riscaldati e contenenti posti letto, separate in due parti, una riservata alle donne e una agli uomini. In tutto si contano venti posti letto, con docce, sanitari, lavabo e cucce per cani. Prevista l’assistenza h24 di personale sanitario, fino a marzo.
“Assessore D’Angiò, da dove nasce questo progetto e quali risultati pensa si potranno ottenere?”
“L’idea non parte da me, ma risale a quattro anni fa da un’Amministrazione molto sensibile all’argomento, che parte dal pensiero che tutti noi passeggiamo per le strade e vediamo tante persone in difficoltà. Formia, insieme a Latina, sono le uniche due città nel sud-pontino riuscite in quest’impresa. Latina ha già addirittura una scuola abbandonata, quindi un posto fisso e al chiuso; noi siamo partiti l’anno scorso con le tende e adesso abbiamo delle situazioni modulate e si spera, insieme ad altre strutture ed enti come la Caritas e la Croce Rossa, di poter realizzare qualcosa del genere. Intanto per tre mesi abbiamo la possibilità di un’assistenza che non è da poco e vorrei sottolineare l’aspetto fondamentale anche a livello psicologico e nazionale nel rapporto che hanno tanti volontari con queste persone in difficoltà, che ognuno poi racconta la sua storia.”
“Secondo lei si riuscirà ad ottenere la continuità dell’attività in questo centro anche per i prossimi inverni o si concluderà al terminare di marzo?”
“Il welfare sociale adesso riguarda una popolazione più ampia, quella del distretto è di 110.000 abitanti. Dall’anno scorso questo servizio è entrato all’interno dell’emergenza di cui si occupa un territorio dei nove comuni, di cui Formia è a capo; ci sono dei fondi destinati a queste situazioni e si cerca di fare l’assistenza domiciliare al distretto e non più comune per comune e quindi si fa un lavoro tutti insieme. E questa è una cosa bella, perché snellisce ancora di più non solo le leggi sociali ma anche la praticità delle leggi sociali, quindi si guarda a un territorio più ampio. Si fa a Formia, ma possono arrivare anche da Minturno, da Gaeta, da Castelforte ma si fa a Formia perché è la città più grande e più centrale”.
“Don Alfredo cosa ne pensa dell’inaugurazione e del centro?”
“Penso che sia molto importante l’attenzione agli ultimi, a chi non ha neanche un tetto dove stare. Penso sia anche molto importante la collaborazione fra le varie realtà: istituzione ed associazioni di volontariato che lavorano insieme per queste persone. Questo è l’importante”.
Riprese e montaggio di Marius Toncoglaz e Natalia Favoccia