Sono stati gli interventi del Comandante della Nave Ammiraglia della VI Flotta statunitense Mount Whitney, Capitano di vascello Matthew Kiser, e del Vicesindaco di Gaeta Teodolinda Morini, a caratterizzare la cerimonia commemorativa del 56° anniversario della scomparsa del Cappellano della Marina americana, Vincent Capodanno, svoltasi in Piazza Capodanno alla presenza di autorità militari, civili e ad un folto pubblico.
Il sacerdote e missionario cattolico di origini gaetane perse la vita in Vietnam mentre, in campo di battaglia, somministrava i sacramenti e confortava i Marines feriti o moribondi. Qualche anno dopo la sua morte, fu insignito postumo della Medaglia d’Onore del Congresso, equivalente alla medaglia d’Oro conferita in Italia dal Presidente della Repubblica.
Oltre al Quintetto bandistico musicale della VI Flotta, che ha accompagnato i passaggi salienti della commemorazione con musiche appropriate, e alle preghiere di invocazione e benedizione recitate dal Capitano di Corvetta cappellano della Mount Whitney Dru Nelson, la cerimonia – condotta nelle due lingue dal Capo di Gabinetto del Sindaco, Roberto Mari – ha fatto registrare anche la presenza di rappresentanti dell’Associazione “Vincent Capodanno” e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, come l’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare-sezione di Formia-Gaeta.
«Quando Vincenzo Capodanno Senior – puntualizza il Vicesindaco Morini –, nato a Gaeta il 5 agosto 1881, lasciò l’Italia nel 1901, difficilmente avrebbe potuto immaginare che 89 anni dopo la sua partenza, la sua Città natale avrebbe intitolato una piazza, unica in tutto il territorio italiano, e due anni dopo (il 4 luglio 1992) un memoriale a suo figlio». Morini ha inoltre ringraziato il comandante Kiser «per averci dato l’opportunità di onorare la memoria di un eroe italo-americano, di un grande sacerdote di origini gaetane che ha dato la vita per gli altri. Siamo orgogliosi di celebrare la santità che questo Servo di Dio ha irradiato nel corso della sua breve vita ed anche dopo. Padre Capodanno sentiva il dovere di essere al servizio della gente. Nostro dovere è quello di ricordarlo».
Elogiando l’altruismo e il coraggio di Padre Capodanno, il comandante Kiser ha sottolineato che «durante la più grande esercitazione marittima annuale BALTOPS 23 – condotta recentemente con alleati e partner della NATO nel Mar Baltico – abbiamo ospitato cappellani della Marina provenienti da diverse nazioni, tra cui Belgio, Finlandia, Svezia e, naturalmente, Italia», ringraziando in chiusura tutti i presenti per la sentita partecipazione.
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