Dal 2001 il premio è stato affiancato dal “Kinderspiel des Jahres”, che premia il miglior gioco dell’anno della categoria bambini, e solo dal 2011 si è aggiunto il “Kennerspiel des Jahres”, che corrisponde al miglior gioco per esperti.
I giochi premiati annualmente non ricevono alcun premio in denaro, ma anche solo il concorrere per il primo posto comporta, in molti casi, una escalation nelle vendite e di conseguenza un notevole effetto economico per l’editore che ne detiene i diritti.
Dopo un processo di selezione di quasi dieci mesi e una serie di incontri per provare tutti i giochi nominati nelle tre categorie, le due giurie tra giugno e luglio hanno reso noto i tre vincitori.
Il 20 giugno viene rivelato il primo vincitore nella categoria bambini. Tre i giochi nominati: Leo va dal Barbiere dell’italiano Leo Colovini, Mmm! di Reiner Knizia e Stone Age Junior di Marco Teubner. Si aggiudica il Kinderspiel des Jahres 2016 “Stone Age Junior”, gioco per 2/4 giocatori dai 5 anni in su della durata di circa 15 minuti edito in Germania dalla Hans Im Glück! Lo scopo del gioco è quello di muoversi lungo determinate zone della plancia per raccogliere le merci che poi serviranno per la costruzione delle capanne del proprio villaggio. Vince il giocatore che per primo realizza tre capanne.
Il 18 luglio a Berlino sono stati invece consegnati gli altri due ambiti premi. Nella categoria gioco per esperti i nominati erano: “Pandemic Legacy – Season 1” di Matt Leacock e Rob Daviau, “Isle of Skye” di Alexander Pfister e Andreas Pelikan, “T.I.M.E. Stroeis” di Manuel Rozoy. Il premio viene assegnato a “Isle of Skye” per 2/5 “gamers” dagli 8 anni in su e circa 60 minuti di gioco. Queste le motivazioni della giuria: “Isle of Skye sembra semplice grazie al suo breve regolament, ma in realtà è straordinariamente impegnativo. In questo gioco di economia e posizionamento tessere, come nella vita reale, i giocatori devono utilizzare la propria esperienza per gestire e spendere intelligentemente i propri soldi. Isle of Skye impressiona ulteriormente grazie al suo sistema di punteggio flessibile: i criteri sono differenti in ogni singola partita. L’elegante integrazione di numerose meccaniche ed idee innovative si avvicina molto alla perfezione”.
I nominati dello Spiel des Jahres 2016 sono invece stati: “Codenames” di Vlaada Chvatil, “Imhotep” di Phil Walker-Harding, “Karuba” di Rüdiger Dorn”. La giuria assegna per il 2016 il titolo di gioco dell’anno a “Codenames” localizzato in Italia dalla Cranio Creations con il titolo “Nome in Codice”. È un party game in cui due squadre di spie sono alla ricerca dei loro nomi in codice seguendo i criptici suggerimenti dei loro rispettivi capisquadra che, potendo fornire solo un numero e una parola “chiave”, devono cercare di guidare i loro gruppi alla selezione dei codici giusti, evitando di farli incappare in quelli appartenenti alla squadra avversaria o, peggio, tra le grinfie dell’onnipresente assassino. La motivazione ufficiale della giuria: “Una partita di ‘Codenames’ è spesso seguita da una seconda. Poi da una terza, poi una quarta. Questo gioco di associazioni esercita un fascino, al quale nessuno può sfuggire. Aggirare molte parole con un concetto, senza mai fare riferimento alle parole in gioco – è come giocare ad un puzzle che si vuole veramente risolvere. Buone varianti per due o tre giocatori favoriscono il gioco di squadra. Coloro che amano destreggiarsi con la lingua ameranno Codenames.”
Tutti i giochi elencati saranno disponibili presso la ludoteca comunale di Gaeta in Via dei Frassini tutti i lunedì sera dalle 20,30 a partire dal 24 ottobre e in anteprima mercoledì 19 ottobre al ritorno della Fiera del gioco di Essen. L’ingresso ha un costo di euro 2,00 p.p.
a cura di Adriano Nardone
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