Tre serate musicali di carattere internazionale: il 25 giugno alle ore 18.00 nella Basilica di Santa Maria Maggiore (Roma), il 28 giugno alle ore 19.30 nell’ex Infermeria del Borgo di Fossanova (Priverno), il 30 giugno alle ore 20.00 sulla scalinata della Cattedrale di San Cesareo in piazza Municipio a Terracina.
Tre appuntamenti in altrettante location suggestive e di grande fascino storico ed artistico per offrire un’esperienza indimenticabile e ricca di momenti emozionanti.
Il Coro Nazionale Norvegese, composto da 54 voci, rappresenta un’eccellenza musicale riconosciuta in tutto il mondo, si sono esibiti negli Stati Uniti, Estonia, Ungheria, Svezia, Inghilterra, Danimarca, Spagna, Repubblica Ceca, Italia, Cina e Belgio.
Hanno collaborato con star internazionali come Sarah Brightman e Justin Lavanda, nel 2001 hanno tenuto un concerto con Paul McCartney durante la cerimonia per l’assegnazione dei Premi Nobel, ed hanno partecipato a diversi progetti con la Norwegian Philharmonic Orchestra, la Norwegian Broadcasting Orchestra e la Chamber Orchestra Amadeus de Lille.
Il vasto repertorio comprende brani di musica classica, canzoni sacre, madrigali, musica popolare contemporanea, musica folk norvegese.
L’iniziativa, considerando il numero degli artisti, ha il sapore e le caratteristiche di un vero “gemellaggio culturale”, profondamente voluto e favorito dal tour operator Little Italy Tour di Terracina, organizzatore dell’evento, che da anni si occupa di incoming con i paesi del nord europa, in particolare proprio con la Norvegia.
In base ai dati registrati nei tanti anni di attività – ci racconta il titolare Cristian Amuro – i turisti norvegesi amano l’Italia, amano il Lazio e, spesso, scelgono di acquistare immobili per stabilirsi definitivamente o da utilizzare per le proprie vacanze. Ad esempio, proprio nel territorio di Terracina c’è una grande comunità norvegese, che non ha scelto questo territorio esclusivamente per il mare, ma per la cultura, la storia, l’arte, la natura ed anche le meravigliose spiagge, contribuendo allo sviluppo di un turismo destagionalizzato.
Un territorio disomogeneo e variegato, capace di sorprendere anche il turista più esigente per le bellezze naturali e le ricchezze storico – artistiche.
In questa ottica vediamo come la manifestazione non è più soltanto un appuntamento culturale ma rappresenta anche un’azione che apre a prospettive più ampie, un mezzo di connessione interculturale, un ulteriore strumento di promozione turistica.
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