Fine settimana di Ferragosto impegnativo per i militari della Guardia Costiera di Terracina e degli Uffici Marittimi dipendenti di San Felice Circeo e Sabaudia.
Numerosi i casi di assistenza e soccorso, soprattutto per avaria dei mezzi, a diportisti partiti da Terracina e San Felice Circeo in rotta per l’isola di Ponza, e sul litorale di Latina, portati a termine dai tre gommoni di Terracina, San Felice e Sabaudia.
Soccorsa anche una imbarcazione da diporto, partita da Porto Badino nella mattinata del 14 e affondata poco dopo aver lasciato gli ormeggi, per una importante via d’acqua apertasi presumibilmente dal tubo di scarico. Messi in salvo gli occupanti grazie all’intervento delle dipendenti motovedette CP 834 e CP 736. In corso l’inchiesta amministrativa che accerterà le cause del sinistro marittimo e diffidato il conduttore del mezzo alla rimozione del relitto che si trova su un fondale di circa 50 metri nelle acque antistanti porto Badino.
Nell’ambito di un più ampio dispositivo della Questura di Latina, sono stati numerosi i controlli volti al rispetto dell’ordinanza di sicurezza balneare e delle specifiche ordinanze sindacali dei rispettivi comuni di giurisdizione soprattutto al fine di evitare campeggi, bivacchi e falò sulla spiaggia.
Sanzionate a mare numerose moto d’acqua per aver navigato all’interno della fascia riservata alla balneazione a Terracina e Latina.
A Sabaudia sanzionati due noleggiatori che pre-installavano attrezzature balneari occupando abusivamente tratti di arenile libero proprio nella giornata di Ferragosto.
A Terracina, congiuntamente con la Polizia Locale, sono stati eseguiti controlli mirati nei tratti di arenile soprattutto nelle zone di residence e camping, oggetto spesso di denunce e segnalazioni di cittadini e turisti.
Da ultimo, nelle prime ore della mattinata di oggi, 16 agosto, è stata eseguita un’operazione congiunta con gli agenti della Polizia Locale e la collaborazione di alcuni operai del Comune, che hanno rimosso oltre 500 attrezzature balneari fissate stabilmente in maniera diffusa su un ampio arenile libero con 400 mt di fronte mare, con sistemi di ancoraggio anche non facilmente eliminabili.
Attrezzature piazzate in spiaggia nottetempo per assicurarsi il posto migliore la mattina dopo. Più che un espediente per aggirare il sovraffollamento di agosto un abuso che danneggia gli altri bagnanti, rispettosi delle più elementari regole del vivere civile.
Un malcostume che purtroppo si ripete, dall’inizio della stagione estiva, soprattutto in alcune zone del litorale, difficile da arginare per estensione e portata del fenomeno, causa spesso di liti sul bagnasciuga che richiedono l’intervento delle Forze dell’Ordine. La scena è sempre la stessa: coloro che si recano di prima mattina sulla spiaggia libera si imbattono in file di ombrelloni già piazzati con tanto di lettini incatenati ad essi utilizzati come meri segnaposto.
Sulla spiaggia non sono mancate la tensioni, quando alcuni proprietari dei beni si sono lamentati per la rimozione delle attrezzature, ma i militari hanno proseguito nella loro azione di ripristino della legalità. Sul posto anche i Carabinieri di Terracina.
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