Si rinnova a Maranola (LT) l’appuntamento con l’Estate di San Martino, diciassettesima edizione della rassegna dedicata alla musica, alla danza popolare e a originali percorsi per la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e dei prodotti agroalimentari legati alla tradizione locale.
Tra le attività in programma quest’anno la piantumazione di 4 alberi nell’ambito del progetto del Bosco Camminante a cura della rete di associazioni Salamandrina. In questa occasione, proprio in coincidenza con la Festa dell’Albero, sarà lanciato il progetto che si pone l’imortante obiettivo di piantumare ben 99 alberi lungo il percorso che porta all’Eremo di San Michele.
L’incontro ha quest’anno come protagonista assoluto uno dei musicisti più rappresentativi della tradizione di area vesuviana: il costruttore e percussionista Antonio ‘O Lione.
Attivo da decenni, ‘O Lione è una figura emblematica della forza della tradizione musicale legata ai rituali e alle processioni che si svolgono in tutta l’area vesuviana. La sua tammorra risuona incessantemente in ciascuna delle feste del calendario tradizionale e gli strumenti musicali da lui abilmente costruiti – tammorre, tamburelli, putipù, castagnette, scetavajasse – arricchiscono l’organico di tanti gruppi tradizionali e di appassionati di musica.
A Maranola Antonio ‘O Lione racconta la sua storia di musicista e di costruttore, dai primi passi con gli anziani portatori della tradizione, sino ai suoi ultimi progetti musicali tra i quali figura il nuovo progetto con lo storico gruppo di Tammurriata di Scafati.
Parole ma anche musica, accompagnato dalla fisarmonica e dalla voce di Isidoro Caso della paranza di Tramonti, presso il Centro Studi De Santis.
L’Estate di San Martino è anche un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori aderenti a Re.Fo.La – Rete del Folklore del Lazio, il coordinamento regionale degli operatori e organizzatori culturali attivi nelle 5 province della regione.
La manifestazione è realizzata nell’ambito del progetto “Giorni verdi 2014 – Parchi in Musica”, promosso dal Parco Regionale dei Monti Aurunci.
Patrocini: Comune di Formia, Ente Parco dei Monti Aurunci
Collaborazioni: Rete Salamandrina
Info
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