Un doppio sopralluogo. I primo al cantiere della villa comunale, il secondo allo scavo archeologico di Caposele: due dei più importanti lavori avviati dal Comune di Formia nell’ambito del Plus “Appia via del mare”, il progetto di valorizzazione del waterfront finanziato dalla Regione con fondi europei.
Un caldo sole primaverile ha accompagnato il Presidente Nicola Zingaretti nel breve tour per la città effettuato in compagnia del Sindaco Sandro Bartolomeo. Il governatore è giunto a Formia pochi minuti prima delle 15. Ha vagliato lo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza della Villa Comunale, destinataria di un finanziamento di 800 mila euro. Dalla terrazza sul mare ha visionato l’area del porto su cui insiste un altro Plus da 2 milioni e 300 mila euro per la realizzazione di una nuova piattaforma di sbarco dei passeggeri, destinata anche al carico e scarico merci e capace di ospitare navi da crociera. Il progetto prevede anche la sistemazione delle banchine e l’allestimento di nuovi edifici in grado di ospitare uffici al servizio dei turisti.
La visita è poi proseguita a Vindicio dove Zingaretti ha incontrato una delegazione di lavoratori di “Sorriso sul Mare” e “Pozzi Ginori”.
Con Bartolomeo ha poi visitato lo scavo archeologico di Caposele, finanziato dalla Regione con un contributo di un milione e mezzo di euro. I due hanno potuto fruire di una “guida” d’eccellenza: la Soprintendente ai Beni Archeologici Nicoletta Cassieri che ha illustrato le varie aree di cui il sito si compone. Quella anteriore, fronte mare, dove gli scavi hanno fatto riemergere una piscina, in tutta probabilità annessa ad una villa di età tardo repubblicana; e quella posteriore, lato monte, dove insistono i criptoportici. Nello spazio compreso tra il fronte meridionale e il muro di cinta che delimita il sito verso sud-sud est, accanto alle nuove scoperte archeologiche, sarà realizzata una pavimentazione gradonata che costituirà una sorta di “cavea” destinata ad ospitare manifestazioni culturali all’aperto.
La visita si è conclusa sul molo del porticciolo Caposele dove il Sindaco ha mostrato al Presidente lo scorcio di Villa Rubino. Il sogno, o meglio, il grande obiettivo della sua amministrazione. Su quello sfondo, naturale e simbolico, Zingaretti e Bartolomeo hanno risposto alle domande della stampa. Ecco il report di quanto dichiarato.
Visita alla Villa Comunale
“E’ parte centrale del modello di sviluppo su cui scommettiamo: la cultura, i beni archeologici, un’idea sana di fruizione del territorio. La visita ai cantieri è una mia abitudine da sempre, un viaggio nella storia del territorio che ha immenso potenziale in termini di sviluppo. Per troppi anni abbiamo pensato, talvolta in maniera criminale, che si potesse vivere con un’idea di progresso basata sulla distruzione della nostra storia ed oggi è vero esattamente il contrario. Valorizzare e recuperare queste aree ha un valore per noi, d’accordo, perché è la nostra storia e la nostra cultura ma oggi è il mondo che ce lo chiede. Ci chiede di essere un Paese che sa proporre il gusto, l’arte, il mare, l’archegologia, la storia.
Spesso si parla di aziende che chiudono e noi non abbiamo mai la forza di capire che qui c’è una nuova economia. Sono aumentati i cittadini del mondo che investono, spendono, viaggiano per fruire di beni. Noi ce li abbiamo e non lo abbiamo capito. I progetti Plus li seguiamo con grande attenzione, in primis perché sono risorse europee ed è un crimine buttarli, e poi perché devono far parte di un progetto culturale e di un nuovo modello di sviluppo.
Economia del mare
Abbiamo istituito questa cabina di regia che coordina gli interventi nel settore dell’economia del mare. Confesso che l’idea mi è venuta in Trentino Alto Adige, su una seggiovia mi sono guardato intorno e ho pensato alla ricchezza di quel territorio che è fondata sulla montagna. Lì sono riusciti, sulla base di una valorizzazione della natura, a costruirci sopra un’economia e questo ha portato alla salvaguardia del territorio e alla produzione di un’economia sana. Noi invece purtroppo questa intelligenza non l’abbiamo avuta. Le politiche sono state non coordinate. Abbiamo detto basta a questa follia. Soprattutto non abbiamo capito che nel mondo non siamo soli e che quindi il mare, la costa, diventano una grande opportunità se c’è l’amore, l’intelligenza, di curarle, valorizzarle e non come lo schifo che 40 anni fa hanno fatto e che si vede alle mie spalle (indica un palazzo di cemento grezzo proprio a ridosso della Villa di Cicerone).
La ricchezza privata o l’abuso ancora peggio è la distruzione del valore comune che è di tutti, il paesaggio. Una brutta casa distrugge l’orizzonte e così si uccide un patrimonio che è di tutti. Noi scommettiamo su questi progetti plus, dimostrando che, quando si vuole, l’Europa aiuta lo sviluppo, perché sono risorse economiche europee e crediamo che così si crea un nuovo modello di sviluppo. Col sindaco abbiamo concordato di vedere perché anche il secondo lotto funzionale venga finanziato e comunque per una valorizzazione di tutta questa area archeologica che è un patrimonio del Mediterraneo e che noi vogliamo proporre al Mediterraneo per rilanciare l’economia di questo territorio. E’ fattibilissimo, ci vuole un po’ d’amore, dedizione, capacità di recuperare risorse economiche. E’ fondamentale. E’ l’unico modo che abbiamo per creare lavori veri.
Vicenda delocalizzazione pontile petroli
Sono qui a sostenere un modello di sviluppo che va in questa direzione. Debbo dire che il lavoro che si sta facendo anche nell’ Autorità Portuale è un lavoro di sostegno dell’economia. Se poi ci sono esigenze del territorio da far rispettare ovviamente faremo di tutto perché vengano rispettate. Su questo non c’è ombra di dubbio.
Centro Trasfusionale
La Sanità del Lazio da 9 anni, nessuno lo dimentichi, è sotto commissariamento. Da nove anni il Lazio è a sovranità limitata. Ogni 3 mesi dobbiamo rendere conto al governo del piano di rientro. Altrimenti il governo chiude i rubinetti e non arriva più un centesimo. Questo non dobbiamo dimenticarlo. E’ la pura verità, noi abbiamo scelto strada chiara: far tornare i conti, però innovando e cambiando. Vengo questa mattina da Pontecorvo dove nel 2010 aveva chiuso l’ospedale, abbiamo aperto una casa della salute che non è un piccolo ospedale, è un modo per produrre sanità diversa. Abbiamo cominciato a costruire un nuovo modello di difesa del diritto alla salute, partendo non a caso dalle province di Frosinone e Latina.
Nell’applicazione del modello del piano di rientro si era seguita la strada sbagliata, quella delle macroaree che aveva una filosofia: difendere il centro a scapito delle province. Noi invertito questa rotta. Investiremo sulla sanità di tutta la provincia di Latina. Dobbiamo sapere che è una partita durissima. Se non rientriamo dal disavanzo sanitario dobbiamo sapere che non avremo un centesimo per gli investimenti sulle infrastrutture.
Dopo nove anni di commissariamento, incredibilmente, abbiamo ancora un disavanzo sui 600 milioni di euro e quando vediamo le aziende che chiudono e le tante vertenze, non dobbiamo dimenticarci che investire oggi in Lombardia o in Toscana per un imprenditore costa molto di meno che investire nel Lazio. Allo stesso modo, assumere un operaio nel Lazio costa molto di più. Noi stiamo vicino a tutte le vertenze locali ma dobbiamo finire di prendere in giro le persone. L’economia riparte se rimettiamo a posto i conti, usiamo bene le risorse europee.
A maggio trovati 650 milioni di euro che stavano tornando in disimpegno a Bruxelles e li abbiamo recuperati tutti. Però dobbiamo cambiare i fondamentali della nostra economia: il Lazio ha 22 miliardi di euro di debiti, 10 col sistema finanziario, dieci con comuni, province, società. Se un imprenditore fa un bando con la Lombardia, viene pagato in 60 giorni. Sapete qual è il tempo di pagamento nel Lazio? 1000 giorni. Capite la strada da fare e quella che abbiamo già percorso. Quando sono diventato presidente il tempo per i pagamenti era di 1000 giorni, a febbraio era già di 500, a dicembre saranno 350. Sul sanitario, a maggio erano 255 giorni e il Lazio pagava da 180 che era l’accordo per i pagamenti a 250 giorni, su quella differenza, solo di interessi bancari. Quindi soldi per la sanità andavano alle banche e oggi stiamo a 150 e non va più un centesimo alle banche. Stiamo cambiando il sistema
Policlinico del Golfo
Non diciamo addio al policlinico. Così come abbiamo investito sulle case della salute, ci sono i margini per nuovi investimenti, però bisogna fare le cose fatte bene, senza sprechi. Nel Lazio ci sono margini ancora immensi per tagliare sugli sprechi. Venerdì abbiamo assegnato una gara per i pannoloni, su base d’asta di 31 milioni abbiamo fatto risparmio di 12 milioni di euro e dà l’idea di quanto, lavorando sugli appalti, si possa recuperare. Bisogna dire che da maggio a dicembre 2013 abbiamo recuperato 57 milioni di euro solo rivisitando i contratti in essere.
I margini di recupero ci sono ma bisogna finirla con le promesse fondate su pacche sulle spalle e sulla scommessa che poi non ritorni più in questo comune perché sennò te menano. Io invece amo questa terra. Sono già venuto qui, vengo oggi e tornerò, dicendo la verità e raccontando quello che stiamo facendo e i risultati che già stiamo producendo. Andare a dire ad un imprenditore che paghiamo a 1000 giorni era una cosa di cui vergognarsi, così come dire ai comuni sull’orlo del fallimento che le casse erano vuote. Oggi già non è più così. Se portiamo i pagamenti sulla sanità a 90 giorni sulle forniture e sugli accreditati, a dicembre, vuol dire che un imprenditore se vuole può fare a meno dell’accesso al credito
Lavoratori Sorriso sul Mare e Pozzi Ginori
Io giro tutti i giorni per il Lazio e purtroppo vedo tanti di questi casi. E’ un mix di sensazioni, il senso di impotenza per la gravità dei problemi ma anche la voglia di combattere perché la vera rivoluzione che stiamo tentando di attuare è quella di proclamare la morte di una classe politica che gestisce il potere per se stessa e la voglia di affermare una politica in cui si gestisce il potere per la comunità. Ascoltare la voce di un precario, di un disoccupato, ferisce ma è il nostro dovere.
Viabilità locale e provinciale
Noi innanzitutto stiamo rimettendo sulle linee ferroviarie del Lazio i treni. Da giugno 2013 a settembre 2014 ci saranno sulle linee del pendolarismo ferroviario del Lazio 26 nuovi treni. E’ il più importante intervento di rafforzamento del trasporto su ferro che il Lazio abbia conosciuto negli ultimi anni. Sulla Pontina tutto quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. E’ un progetto che abbiamo ereditato. Sull’imbocco a Roma avevo ed ho delle forti perplessità ma non abbiamo fermato il progetto. Ci sono i lotti funzionali, vediamo cosa succede. Il tema degli investimenti infrastrutturali, a proposito di non raccontare bugie, è legato a quanto faremo sul resto. Un tempo c’era chi moltiplicava i pani e i pesci ma era talmente famoso che parliamo ancora di lui. Dobbiamo risanare economicamente per avere più risorse sugli investimenti. Per ora abbiamo risolto questa rivoluzione su ferro e garantito il prosieguo dei lavori sulla Pontina.
Dichiarazioni di Bartolomeo (domanda sullo slogan elettorale “Io sto con Sandro”)
“Sono le istituzioni che stanno insieme, Zingaretti sarebbe stato anche con un altro sindaco. Poi il fatto che ci si conosca da tanti anni senz’altro aiuta i nostri rapporti. Quello che più mi sembra essere in sinergia è il progetto. Io dal ’93 insisto per la rivalutazione archeologica di questa città, mi sono battuto molto, Formia ha invertito la rotta. Nel ’93 era una città in cui si cercava esclusivamente di sviluppare un’edilizia selvaggia sfruttando la rendita dei terreni, oggi è una città che ha attenzione condivisa da tutti su questo immenso patrimonio. Ho parlato con Zingaretti del bellissimo incontro avuto col Professor Carandini, insieme ci faremo carico di parlarne col ministro Franceschini perché in questi anni noi vogliamo riportare la villa di Cicerone all’interno di un progetto di valorizzazione pubblica di quest’area. Questo è l’impegno più grande che vi fa capire che Zingaretti sta con Sandro Bartolomeo”.
Bartolomeo su pontile petroli: “Costruire al centro di questo Golfo un pontile per l’attracco di grandi petroliere è il contrario dello sviluppo turistico. Serve non solo a Formia ma allo sviluppo di tutta questa parte meridionale del Lazio evitare questi scempi”.